Cronaca

Evade con i certificati falsi, tre medici indagati

Il pretesto era la necessità di accompagnare la moglie a fare la chemioterapia. Nei guai un medico di Viareggio e due di Pisa

Le indagini sull'uomo, un 49enne di Pistoia ma residente a Viareggio, sono partite nell'agosto dello scorso anno dopo che al gip era stato fornito un certificato che in pratica creava all'uomo un alibi per la rapina che gli era stata contestata. Alla fine è emerso che, con la scusa di accompagnare la moglie malata di tumore dal medico o a fare la chemioterapia o addirittura di doversi recare lui stesso in ospedale per curarsi, riusciva a ottenere i certificati che voleva. 

Secondo l'accusa i medici erano compiacenti, questo in particolar modo nel caso del suo medico personale, oppure non controllavano come stessero realmente le cose. Sta di fatto che alla fine l'uomo riusciva a lasciare gli arresti domiciliari a cui era stato condannato per rapina aggravata. 

A conclusione dell'inchiesta, coordinata dal pm Cristine von Borries, sono stati notificati quattro avvisi di conclusione indagini
a tre medici, uno residente a Viareggio e due nel Pisano, e uno allo stesso 49enne. Nello specifico, l'accusa nei confronti dei due medici pisani è di falsità ideologica. Al medico personale, invece, è contestata la frode processuale: dalle indagini è infatti emerso che, grazie a tre suoi certificati falsi, il l'uomo sarebbe riuscito a imbrogliare un gip del tribunale di Firenze, indotto a concedergli alcuni permessi per uscire dagli arresti domiciliari. 

Ai medici pisani che avevano in cura la moglie avrebbe detto che senza i certificati "sarebbe stato licenziato", senza però mai dire che si trovava ai domiciliari.