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Trapianti di fegato, Pisa prima in Italia

Ecco i dati ufficiali del centro nazionale trapianti. Riconosciuta l'eccellenza pisana con 119 procedure eseguite nel 2015

Il centro trapianti di fegato dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana è al vertice della classifica nazionale. Lo dicono i dati del Centro Nazionale Trapianti. Nel 2015 Pisa è in testa, con 119 procedure, seguita da Torino (108), e Bergamo (97). In totale, nel 2015 sono stati eseguiti in Italia 1.090 trapianti di fegato, in 21 centri distribuiti nel nostro Paese.

Il risultato riportato dall'équipe pisana diretta dal professor Franco Filipponi cade a 20 anni esatti dall'inizio dell'attività di trapianto di fegato e rappresenta il miglior risultato di se mpre per l'Azienda e per la Toscana. "Questo record - è il commento dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - è il prodotto della vocazione trapiantologica della Toscana e si fonda su un'intensa attività regionale di donazione di organi, frutto dell'impegno dei cittadini, delle strutture sanitarie e della guida dell'Organizzazione Toscana Trapianti. Nel 2015 la Toscana continua a svettare in cima alla classifica nazionale di donazione di organi, con tassi più del doppio superiori rispetto alla media nazionale".

Il record del centro pisano è il frutto dell'impegno personale e della dedizione dell'équipe chirurgica ed epatologica diretta dal professor Filipponi, anestesiologica diretta dal dottor Gianni Biancofiore, e del personale infermieristico delle strutture di coordinamento trapianti, di sala operatoria, di terapia intensiva e degenza.

 A essi si aggiungono tutti i servizi diagnostici e le Unità operative aziendali che da anni collaborano stabilmente al programma trapiantologico epatico: l'Anatomia Patologica, la Radiologia, il Centro Trasfusionale, il Laboratorio, le Gastroenterologie e Medicine e le Mala ttie Infettive. Il programma di trapianto di fegato conta, inoltre, sulla collaborazione di strutture e servizi in tutte le Aziende Ospedaliere e Ospedaliero Universitarie regionali e di una fitta rete d'interazione con le associazioni di volontariato regionali e nazionali.