"Rivedere la regolamentazione unilaterale di Ctt nord affrontando i problemi in un'ottica globale". Così i rappresentanti della Fit Cisl commentano la riapertura della gara regionale per l’individuazione del gestore del lotto unico relativo al trasporto pubblico di linea.
"Una buona notizia - commenta Fit-Cisl - visto che da più parti si disperava l’ennesimo fallimento della Regione Toscana e delle altre amministrazioni locali che si occupano del trasporto pubblico locale".
Ctt Nord Spa nacque dalla fusione di tre aziende di Lucca (Clap), Pisa (Cpt) e Livorno (Atl) ma secondo Fit-Cisl: "Dalla fusione, fortemente voluta dalla politica locale e regionale, è nata una nuova azienda capace di produrre un passivo addirittura superiore alla somma dei passivi di bilancio che avevano le tre consociate singolarmente".
Nonostante l'apertura della gara, la preoccupazione da parte del sindacato continua quindi per certi versi a farsi sentire, tanto da portarlo a rivolgersi alle autorità politiche locali per chiedere la riapertura della trattativa su basi sostenibili, riportare la pace sociale in azienda e riorganizzare il lavoro affrontando i problemi in un ottica globale di medio e lungo periodo.
"Dopo più di un anno di estenuante trattativa a causa delle divisioni sui territori - commentano dalla Cisl - ci siamo visti riconoscere la validità della proposta iniziale, anche dalla controparte aziendale. Su quella base si è arrivati, dopo diversi mesi, ad una bozza di accordo che purtroppo la sola Cisl ha firmato. Il referendum non fu quindi mai effettuato ed oggi sono in molti a rimpiangerlo. In seguito l’azienda, svelando le proprie malcelate intenzioni, promulgò una regolamentazione unilaterale ben più penalizzante di quella che era l’ipotesi di accordo ma, cosa più grave, avallata parte dei soci pubblici, che così hanno impedito ed impediscono di fatto la riapertura della trattativa".