Lavoro

Treni sempre più cari. Ma anche in ritardo, sporchi e freddi

L'analisi di Legambiente tocca anche la tratta Pisa-Firenze, utilizzata da 20mila persone al giorno

È la più affollata della Toscana. Sulla linea ferroviaria Pisa-Firenze, ogni giorno viaggiano circa 20mila persone. E altrettanti biglietti.
Anche se qui il servizio è migliore che altrove, gli utenti non sono al riparo da ritardi, malfunzionamento dei treni, sovraffollamento e carrozze troppo fredde o troppo calde. L'ultimo disservizio, un ritardo di oltre 40 minuti, si è verificato ieri (lunedì 16 dicembre) su uno dei treni della mattina che va a Firenze. Ma in Toscana, ogni tratta ha i suoi problemi, anche secondo Legambiente. I dati che riporta sono impressionanti: in due anni il costo dei biglietti è aumentato del 21,8%. A fronte di questo aumento il servizio non è migliorato e anzi le corse sono state tagliate.
E pensare che la Regione i soldi per migliorare il servizio ferroviario li ha anche spesi. Nel 2013 sono stati stanziati 50 milioni di euro, oltre 22 milioni per il materiale rotabile, fondi che equivalgono a circa 0,76% del bilancio regionale.Ogni giorno sulla linea regionale si spostano 234mila persone certe, perché a inizio mese comperano un abbonamento e i treni che quotidianamente si muovo sui binari toscani sono 754. Ma la Regione Toscana preferisce le gomme alle rotaie: secondo Legambiente, negli ultimi 10 anni, per le infrastrutture stradali sono stati spesi 697 milioni di euro, per le ferrovie 79 milioni.