Cronaca

Turismo, "gli operatori non credono nella ripresa"

ConfcommercioPisa legge i dati sui stagionali: 1.100 usciranno dal mercato del lavoro, 1.400 ci entreranno

“Il saldo tra i nuovi assunti e quelli che lasceranno il lavoro è di 340 unità. Un dato senz'altro positivo, ma piuttosto risicato e deludente rispetto alle opportunità che il nostro territorio è capace di esprimere". Il parere è del direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli, che fa una prima analisi sulla stagione estiva. 

"Ci si aspettava un'estate sotto il segno della ripresa - ha detto -. Invece, le previsioni per la stagione turistica 2014 non sono delle più positive". 

Leggendo il dato sull'occupazione presunta nel II trimestre si scopre che Pisa e provincia si assumeranno all'incirca qualcosa come 1.440 nuovi addetti, gran parte dei quali nel solo settore turistico, mentre le uscite previste saranno 1.100. La concentrazione delle assunzioni nel turismo, esalta così la domanda di profili specifici come cuochi, camerieri, addetti all'accoglienza e informazione, ma c' è spazio anche per commessi di negozio e grande distribuzione.

"In tutta la Toscana - continua Pieragnoli - i nuovi assunti saranno oltre 17 mila, con Firenze (4.480 nuovi assunti), Lucca (2.670) e Livorno (2.510) a farla da padroni. Il saldo tra entrare e uscite per Lucca è positivo per 1.600 unità, Livorno 1.590, Firenze 1.340. Se consideriamo che gran parte dei nuovi assunti sono stagionali, impiegati nel settore turistico-ricettivo, si comprende bene come gli imprenditori pisani non intravedano nell'immediato una ripresa importante dei flussi turistici. E questo è un vero peccato, considerando che dal punto di vista delle bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche Pisa e la sua provincia non hanno niente da invidiare ad altre realtà”.

Le cause di questa prolungata difficoltà secondo Pieragnoli sono molte. "Ormai sono anni che denunciamo uno scarso coordinamento tra enti, imprese, operatori, associazioni. Da qui, l'assenza di una precisa identità territoriale e l'incapacità di proporre al mondo una offerta turistica integrata e realmente attrattiva. Colpo di grazia, la mannaia di una tassazione locale che grava su imprese e turisti in modo inaccettabile, dalla tassa di soggiorno al check degli autobus in ingresso, pesanti corrispettivi economici a fronte di una clamorosa assenza di servizi e di una tangibile trascuratezza urbana ovunque diffusa”.