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Diritto all'acqua, "non é mai tropo tardi"

La mozione presentata da Una città in comune - Rifondazione comunista sul diritto d'accesso all'acqua ha avuto esito positivo.

La mozione presentata un anno fa da Una città in comune - Rifondazione comunista sul diritto d'accesso all'acqua ha avuto esito positivo.

"A seguito di diversi atti ispettivi e soprattutto alla luce dei casi di sofferenza economica, purtroppo sempre più numerosi a causa della crisi, abbiamo deciso di presentare una mozione che inviti il Sindaco e la Giunta a farsi promotore di queste istanze presso gli organismi preposti per trovare finalmente una soluzione.
Sottolineiamo che non è solo una questione di principio, di riaffermare lo spirito referendario dell'acqua come bene comune, ma è anche una questione molto concreta per tutti coloro che per svariati motivi si trovano impossibilitati di saldare i conti con Acque Spa, e che proprio per questo non possono avere accesso agli aiuti sociali per le utenze deboli e dopo un certo periodo vedono addirittura interrompere del tutto la fornitura idrica".

"L'accesso all'acqua -ribadiscono- non è un diritto tra i tanti, ma è fondamentale per la vita, e in quanto tale non si può sottrarre a nessuno, nemmeno se moroso. L'amministrazione, se è vero che non ha competenze dirette su questi temi, ha però rappresentata la possibilità di intervenire in tutti gli organismi che regolano la questione, l'Ato, la società di gestione Acque Spa, l'Autorità Idrica Toscana.

Oggi esprimiamo la grande soddisfazione di vedere questi principi condivisi dal Consiglio Comunale e ci auguriamo che nel più breve tempo possibile ci possa essere una modifica al regolamento dell'ex ATO 2 e alla Carta dei Servizi e al Regolamento del Servizio Idrico di Acque Spa che permettano una maggior tutela delle utenze deboli e un divieto di distacco totale del servizio stesso".