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La municipale e il comandante a mezzo servizio

A capo dei vigili urbani c'è ancora il reggente Pietro Pescatore, con funzioni prettamente amministrative. La denuncia delle Rsu

Sul corpo della polizia municipale si fa sentire l'assenza di un comandante a tempo indeterminato. Almeno secondo la Rsu del Comune di Pisa, che lamenta anche "l'inadeguatezza della caserma e l'insufficienza dell'organico"

Una situazione che i sindacati definiscono "allarmante per la mancanza di una figura in grado di programmare interventi". La figura del reggente, in questo caso l'avvocato Pietro Pescatore, non avrebbe tutte le responsabilità e le funzioni proprie di un comandante a tempo indeterminato, e potrebbe solo occuparsi della ordinaria amministrazione in seno al corpo.

 L'origine della questione risale allo scorso primo maggio, con il pensionamento dell’ex comandante Massimo Bortoluzzi e l'avvio della procedura per la nomina di un sostituto, poi individuato in Michele Stefanelli, già comandante del corpo dei vigili urbani di Pontedera. Tutto sembrava essere a posto: il sindaco Filippeschi aveva già firmato la sua nomina quando il 19 giugno 2015 un decreto del governo Renzi ha congelato tutto. La normativa, infatti, impedisce nuove assunzioni nel corpo della municipale fino al completo assorbimento degli organici delle polizie provinciali, che dovranno andare a sparire in seguito all'abolizione delle Province.

Ma per le Rsu, la vicenda va al di là di un ostacolo normativo e individuano una "responsabilità dell’amministrazione, che si è mossa in ritardo nonostante fosse da tempo a conoscenza del pensionamento dell’ex comandante"