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Un mese dopo Striscia, parla Romanelli

"Le risse avvengono anche in presenza delle forze dell'ordine, non c'è rispetto per la divisa"

L'ingresso dell'hotel La Pace, nella galleria di Viale Gramsci

"Dopo l'intervento di Striscia la notizia un  piccolo cambiamento c'è stato. Da completamente assente, la presenza della polizia sotto le gallerie adesso c'è, ma quello che mi spaventa è vedere la consistenza dei controlli sta già calando". A parlare è il direttore dell'hotel La Pace, Andrea Romanelli, che commenta: "Al momento io sono quello che sta avendo un piccolo beneficio in più rispetto agli altri perché gli agenti stazionano vicino al mio hotel, certo è però che basta fare 10 metri per ricadere nel degrado".

"L'ordinanza anti bivacco -prosegue il gestore- all'inizio mi fece sorridere perché in un paese civile il divieto di buttare cartacce per terra, bivaccare e bere per strada dovrebbe essere la regola, non l'ordinanza. Comunque, tralasciando questo particolare, ci tengo a sottolineare che questa è stata pubblicata il 5 novembre, il giorno dopo il secondo servizio di Striscia (avvenuto a distanza di 15 giorni dal primo). Mi domando quindi se senza il secondo servizio avremmo comunque avuto l'ordinanza e se l'iter burocratico per l'approvazione di un simile testo può durare 15 giorni".

Romanelli coglie l'occasione anche per rispondere alle affermazioni del questore Bernabei: "Ha detto che Pisa non è Scampia e che tutto questo rumore forse è solo per interesse privato. Quale interesse?  L'unico interesse che potrei avere io è forse quello di lavorare in condizioni decenti dopo aver mandato a casa 5 famiglie e sperare di non mandarne a casa anche altre. Ci sono persone che, dopo aver prenotato una camera e dopo aver visto la galleria, sono venuti alla reception disdicendo tutto senza neanche voler vedere la stanza. In quella occasione posso aver perso 300 o 400 euro, ma quanti ne perdo a causa di quelle centinaia di commenti su internet dove si legge che la zona è pericolosa?"

Secondo Romanelli le risse avverrebbero anche in presenza delle forze dell'ordine: "Non c'è rispetto per la divisa, ma non dovrebbero essere i cittadini a preoccuparsi di risolvere queste problematiche. Abbiamo portato alla luce una questione che da anni segnaliamo, chi dovrebbe occuparsene ha nascosto la testa sotto la sabbia, ho mandato delle mail al sindaco e all'amministrazione ma nessuno mi ha mai risposto e siamo dovuti andare in televisione per farci ascoltare. Purtroppo in Italia funziona così".