Cronaca

Terrore in Indonesia, il racconto di un pisano

Nicola Scaramuzzino, figlio di un ex assessore comunale, da tempo lavora nel paese asiatico. Era a Giacarta nel momento dell'attentato

Nicola Scaramuzzino ( foto da facebook )

 "E' la quarta volta negli ultimi anni che i terroristi mi costringeranno a fare del lavoro extra per recuperare i danni che le azioni stanno causando al business. Non hanno imparato dal passato che con gli attentati non potranno ottenere risultati? Che il mondo continuerà a girare e la vita andrà avanti come al solito?"

Scaramuzzino, 46 anni, pisano, lavora da poco come direttore del food and beverage di un hotel a cinque stelle di Giacarta, il Gran Melia, dopo avere avuto esperienze anche a Bali, sempre in Indonesia. Ha scritto a caldo su facebook per tranquillizzare gli amici poco dopo l'entrata in azione dei kamikaze:"Sono sano e salvo nel mio ufficio", poi poco dopo ha lanciato sempre dal popolare social network le sue riflessioni indirizzando una "lettera" ad un terrorista:


"Ti posso garantire che non vincerai, io non ti lascerò vincere. Continuerò ad andare fuori per ristoranti, bere vino, a guardare un film, andare a fare shopping, divertirsi alle feste. La tua morte sarà inutile per la tua causa. Non ho paura."