Lavoro

Un pisano su due regala abbigliamento a Natale

Per i pensierini sotto l'albero il budget è di 130 euro, secondo Confcommercio Pisa

In linea con il Natale 2012. Finito il tempo di un pensierino per tutti, anche per il 2013, i pisani sceglieranno di fare meno regali. Sarà di 130 euro a persona, secondo Confcommercio Pisa, il budget a disposizione di ciascuno.

Certo, un anno di crisi economica, di perdita di posti di lavoro, di calo dei consumi, l'aggravarsi dell'imposizione fiscale, hanno peggiorato ulteriormente la propensione agli acquisti dei pisani. Sale infatti dal 26% al 31% la percentuale di coloro che, pur non rinunciando agli acquisti di Natale, alla fine dei conti spenderanno complessivamente meno di 100 euro.

Il calo dei consumi coinvolge tutte le tipologie di esercizi commerciali. Ma se da un lato le strutture di media dimensione, rivolte a un target di clienti medio/alto, riescono a reggere il colpo a condizione che siano ben posizionate e facilmente accessibili nei punti strategici della città, a soffrire di più sono i piccoli negozi, magari delle zone periferiche.

Un pisano su due acquisterà capi di abbigliamento da regalare, anche se solo il 25% di loro si dichiara disposto a spendere più di 100 euro.

Nessuna crisi, invece, per la fascia alta della clientela, che non rinuncia alle vacanza di Natale e di Capodanno. Più problemi invece per il target medio e basso, dove la crisi costringe a scelte più drastiche. Con la chiusura di Sharm el Sheikh, i pisani scelgono in prevalenza la Spagna, le Canarie, i classici Caraibi oppure, soprattutto per Capodanno, le grandi capitali europee, Parigi, Londra, Vienna su tutti.

In crisi i prodotti della tradizione. Resistono ancora pandoro e panettone e si vendono con una certa frequenza le classiche confezioni di cioccolatini.