Politica

Un sit in al Galilei per salvare l'aeroporto

Il Partito socialista della provincia di Pisa è contrario alla cessione di quote Sat e annuncia una serie di manifestazioni

Il direttivo provinciale del Partito socialista si pone contro la cessione delle quote azionarie di Sat da parte della regione Toscana a favore di Corporacion America, contro l’Offerta pubblica d’acquisto avanzata dalla società (pari a 13,15 euro ad azione) e contro i nuovi orientamenti volti a costruire, nello scalo fiorentino, una pista di 2.400 metri.

“La Regione deve rivedere il progetto relativo agli aeroporti di Pisa e Firenze, orientando i suoi sforzi verso la creazione di un polo aeroportuale che crei sinergia tra i due scali, come era previsto dalla variante del Piano infrastrutture toscane del 24 luglio 2013”.
Queste le parole dell’assessore all’ambiente, allo sport e alle manifestazioni storiche Federico Eligi, che prosegue: “E’ ormai chiaro che l’obiettivo è quello di neutralizzare lo scalo pisano in favore di quello fiorentino. In origine gli accordi erano diversi, in quanto prevedevano una pista di 2mila metri, ma la
questione è stata riaperta in direzione di un allungamento della stessa di 400 metri, tradendo una decisione che era stata presa nell’ottica di creare una Holding tra i due scali. La scelta di aumentare la lunghezza della nuova pista di atterraggio di Peretola di 400 metri frantuma quindi la logica di integrazione e sinergia originariamente adottata dal Piano infrastrutture toscane e tra gli enti e la Regione”.
I socialisti pisani, insomma, sono decisi a respingere ogni forzatura che rischi di mettere le due strutture in un’ottica di concorrenza anziché di collaborazione. Sulla questione, si è espresso anche il segretario provinciale del Psi Carlo Sorrente: “Quello che chiediamo è trasparenza e valore per l’aeroporto Galilei, un
volano dell’economia toscana”.
Intanto il Psi e i Riformisti per Pisa stanno organizzando una serie di iniziative per far sentire la loro opinione sul tema: “Inizieremo con un sit-in all’aeroporto Galilei, ma non ci limiteremo a questo – assicura Eligi - faremo sentire la nostra voce e ci faremo valere affinché il progetto non vada in porto. Se questo avvenisse a rimetterci non sarebbe solo Pisa, ma tutto il Paese, perché perderebbe uno scalo nazionale dalle notevoli performance e un motore economico di tutto rispetto”.