Lavoro

Un trimestre in chiaroscuro per l’export pisano

Passo in avanti per pelli, motocicli e meccanica. In flessione le calzature e mobili. ecco i dati della Camera di Commercio

Un secondo trimestre non troppo brillante quello archiviato dall’export della provincia di Pisa. Il perdurare della debolezza della domanda mondiale si riflette infatti sull’andamento delle esportazioni pisane che, con un modesto +0,3% rispetto al secondo trimestre del 2015, si allineano al dato nazionale, anch’esso fermo al medesimo valore. Il +1,0% della Toscana, solo apparentemente migliore, è fortemente influenzato dalle vendite di metalli preziosi, al netto delle quali scenderebbe addirittura in territorio negativo (-1,5%). 

A sostenere le vendite all’estero della provincia di Pisa, ancora una volta, troviamo il cuoio, i motocicli e la meccanica. Negativo, invece, l’apporto di altri settori di rilievo a livello provinciale: mobili, calzature e metalli. Questa, in estrema sintesi, l’analisi dei dati Istat sulle esportazioni della provincia di Pisa diffusi oggi dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa.

“Purtroppo, come ci aspettavamo, - commenta il presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini - il calo della domanda mondiale sta pesando sull’andamento dell’export della provincia di Pisa. Tuttavia, i nostri principali settori mostrano una discreta capacità di tenuta, ed i prodotti pisani sanno ancora essere competitivi. La Camera di Commercio di Pisa, consapevole del suo ruolo di supporto alle PMI, offre una serie di servizi gratuiti di primo orientamento per chi vuole affrontare la sfida dei mercati esteri. Rinnovo quindi l’invito alle imprese della provincia, che volessero intraprendere il cammino dell’internazionalizzazione, a mettersi in contatto con i nostri uffici per valutare con noi le opportunità disponibili.”