Politica

Un'interrogazione sulla tratta Pisa-Empoli

I senatori Zambito, Parrini e Franceschelli chiedono al ministro Salvini aggiornamenti sul quadruplicamento e sul collegamento veloce Pisa-Firenze

Lo studio di fattibilità del collegamento veloce tra Pisa e Firenze non basta. Riguardo al progetto inserito nella documentazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, i senatori del Partito Democratico Ylenia Zambito, Dario Parrini e Silvio Franceschelli hanno presentato un'interrogazione per chiarire la situazione del quadruplicamento del percorso compreso tra Pisa ed Empoli.

"Il ministro Salvini deve spiegare quali iniziative sono state intraprese e in che tempistiche affinché Rfi predisponga la progettazione di fattibilità tecnico-economica del collegamento veloce Firenze-Pisa e il completamento della progettazione definitiva del quadruplicamento della tratta Empoli-Pisa - hanno chiesto i senatori dem - e se il Ministro intenda chiarire le motivazioni che hanno finora impedito tale adempimento".

"Inoltre, deve spiegare quali siano le motivazioni del mancato inserimento nel contratto di programma tra il Ministero e Rfi 2022-2026 degli interventi relativi alla tratta ferroviaria Empoli-Pisa e quali iniziative urgenti vuole intraprendere per correggere tale mancato inserimento - hanno aggiunto - per quali ragioni l’indirizzo del Ministero sembra divergere rispetto agli impegni sottoscritti e alle dichiarazioni diffuse a mezzo stampa?".

I senatori del Pd, quindi, chiedono anche chiarimenti sul collegamento col porto di Livorno. "Vogliamo capire se sia prevista la realizzazione dell'ultimo miglio ferroviario tra il porto di Livorno e la rete interportuale - hanno proseguito - la quale consiste nel collegamento dell'interporto Vespucci con le linee ferroviarie Pisa-Vada e Firenze-Pisa, snodo fondamentale per il traffico merci".

"C'è un silenzio assordante da parte dei leghisti, a partire dal sindaco Michele Conti e dal deputato Edoardo Ziello - ha concluso Zambito - che a parole dicono di lavorare per Pisa ma che, in verità, non fanno niente per non infastidire il loro capo di partito".