È un’Università di Pisa che cresce nonostante le difficoltà finanziarie, quella descritta dal rettore Riccardo Zucchi durante la cerimonia di consegna del Cherubino d’oro, l’onorificenza accademica attribuita a docenti di spicco e a figure simboliche della comunità universitaria. E in questo caso il simbolo più forte è stato quello di Sebastiano Maccioni, ingegnere sardo di 107 anni e laureato più anziano dell’ateneo, salito sul palco per ricevere un tributo tra gli applausi.
Ma a segnare l’evento sono stati soprattutto i numeri, “Nonostante le difficoltà per il nostro bilancio, che deve fare i conti con i tagli al fondo di finanziamento ordinario – ha dichiarato Zucchi – la nostra università resta una tra quelle con maggiore appeal in Italia. Ce lo conferma l’ultimo report ministeriale sulle immatricolazioni: Pisa è seconda per incremento di nuovi iscritti, +7,5%, dietro soltanto a Catania”.
Con 7.561 nuove immatricolazioni, l’Università di Pisa registra la quarta migliore progressione a livello nazionale in termini assoluti, dietro soltanto a Torino, Catania e Milano. Un dato che Zucchi definisce “fotografia di un ateneo vitale” e capace di attrarre anche numerosi studenti dall’estero. “Su questo fronte – ha aggiunto – abbiamo ricevuto i complimenti anche dall’ambasciata italiana in Marocco. Un riconoscimento che ci sprona a rendere la nostra offerta formativa sempre più internazionale”.
Durante la cerimonia, ospitata in un’aula magna gremita, sono stati premiati dieci docenti distintisi per meriti scientifici e accademici nei rispettivi ambiti, da Medicina a Ingegneria, da Economia a Filologia. Un riconoscimento simbolico al cuore pulsante dell’ateneo che conferma Pisa tra i capoluoghi italiani più importanti a livello accademico.