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Ponte della Botte, senso unico per tre settimane

Per raggiungere Calcinaia e Vicopisano si dovranno percorrere i ponti di via Giovanni XXIII e tra Cascina e Lugnano, in attesa della chiusura totale

Il Ponte della Botte

Iniziano i lavori sul Ponte della Botte, che chiuderanno il senso di marcio per chi proviene da San Giovanni alla Vena e Fornacette per almeno tre settimane. Lo ha annunciato il sindaco di Calcinaia, Cristiano Alderigi, che ha preso parte alla riunione decisiva per i prossimi mesi del collegamento.

"Il cantiere, già annunciato da tempo, prenderà avvio mercoledì 19 Giugno - ha spiegato Alderigi - per completare questa prima tranche saranno necessarie all’incirca tre settimane, durante le quali sarà istituito il senso unico di marcia in direzione San Giovanni alla Vena e Fornacette; per cui, tutti coloro che vorranno raggiungere Calcinaia o Vicopisano non potranno utilizzare il Ponte della Botte, ma dovranno passare da Cascina o Fornacette, sfruttando il ponte di via Giovanni XXIII a Calcinaia o quello tra Cascina e Lugnano".

"Si tratta di un intervento fondamentale per la sicurezza dell’infrastruttura e degli utenti, che richiederà peraltro nuovi provvedimenti, tra cui la chiusura completa del ponte in estate - ha aggiunto - consapevole dei disagi che comporteranno questi lavori della Provincia, chiedo la massima collaborazione a tutti i nostri concittadini. Le disposizioni sulla viabilità influiranno sicuramente anche sulle attività e incrementeranno il traffico che si registrerà sulle altre strade, per cui sarà necessario avere pazienza e programmare al meglio i propri spostamenti".

Alderigi ha affermato di aver chiesto alla Provincia di muoversi rapidamente, in vista dei lavori della primavera 2025, quando il ponte di via Giovanni XXIII sarà nuovamente oggetto di interventi per l'adeguamento sismico delle strutture orizzontali. "Inoltre, creeremo un percorso ciclabile e uno pedonale che ne permettano la percorribilità in sicurezza - ha concluso - parliamo di lavori molto importanti, non più procrastinabili, che riguardano l’incolumità delle persone al termine dei quali avremo infrastrutture sicure che favoriranno anche la mobilità ciclabile e pedonale".