Cronaca

Gli studenti sono troppi, l'autista li fa scendere

Il sindaco Parrella scrive al Ctt per chiedere spiegazioni e manda i vigili sul posto. I 15 ragazzi rimasti a piedi venivano anche dal Comprensorio

Il clima in azienda si fa caldo e lui lascia i bambini in mezzo alla strada. Questa mattina a Montecalvoli nel comune di Santa Maria a Monte, l'autista di un mezzo del Ctt, che proveniva da Empoli ad un certo punto ha fermato il proprio autobus e ha deciso che 15 ragazzi che dovevano raggiungere le scuole superiori di Pontedera scendessero dal mezzo di trasporto pubblico. La motivazione addotta dall'autista quando i ragazzi gli hanno chiesto perché dovessero scendere è stata che sul pullman erano saliti troppi passeggeri, più di quanti la carta di circolazione prevedesse e quindi non se la sentiva di procedere in quella condizioni che potevano rappresentare un pericolo per la sicurezza dei ragazzi e una responsabilità eccessiva per il lavoratore, che poteva rischiare persino di perdere la patente. Alla fine i 15 ragazzi che in parte provenivano da Santa Croce e Montopoli – stando a quanto hanno riferito agli operatori del Comune intervenuti sul posto - sono dovuti scendere dal veicolo e rimanere a Montecalvoli alla fermata vicino alla farmacia.

Sul posto dopo poco sono arrivati i vigili urbani di Santa Maria a Monte, che hanno preso in custodia i ragazzi tutti minorenni e hanno avvisato i familiari che li sono andati a prendere con le proprie automobili perché l'autista non ha voluto saperne di farli rimontare.

L'episodio ha mandato su tutte le furie il sindaco di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella che ha subito inviato una lettera al Ctt chiedendo le motivazioni di tale gesto, a suo avviso gravissimo, visto che si tratta di ragazzi minorenni. “Spero che episodi del genere non si verifichino più – ha spiegato Parrella che ha seguito per tutto il giorno personalmente la vicenda – la gravità di questo fatto indipendentemente dalle ragioni del lavoratore, è inaccettabile perché ha lasciato 15 ragazzi minori in mezzo alla strada e creato disagio alle famiglie”.

Proprio il fatto che i ragazzi sono minori potrebbe aggravare la posizione dell'autista che, nell'ambito di una lotta sindacale particolarmente pressante, non si è assunto la responsabilità di infrangere la legge, mettendo a rischio la propria patente, ma lasciando i ragazzi a metà corsa.