Attualità

Patto fra i comuni rimasti in Toscana Energia

L'obiettivo è tutelare l'interesse pubblico. I comuni pisani riuniti nel patto parasociale rappresenteranno assieme il 7,78 per cento della Spa

I sindaci dei comuni pisani di Calci, Castelfranco di Sotto, Chianni, Crespina Lorenzana, Fauglia, Lajatico, San Giuliano Terme, San Miniato, Peccioli, Ponsacco, Santa Croce, Santa Luce, Orciano Pisano, Terricciola, Vicopisano e Vecchiano hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede la costituzione di un patto parasociale per la gestione unitaria delle partecipazioni detenute in Toscana Energia Spa

Il gruppo dei soci riuniti nel patto, che rappresenta il 7,78% dell’intero capitale sociale, ha costituito un luogo di coordinamento per definire insieme gli orientamenti e le decisioni da assumere negli organi sociali di Toscana Energia "per salvaguardare il loro investimento nella società e per rappresentare al meglio le esigenze del territorio rappresentato". 

"La gestione sana ed efficiente di Toscana Energia - hanno spiegato i sindaci dei comuni coinvolti - ha consentito una distribuzione annuale di dividendi che ha portato sempre nuove risorse nelle casse comunali, utili per finanziare investimenti e attività pubbliche. Se altri enti pubblici hanno deciso di uscire, non è questa la logica dei comuni riuniti nel patto"

"L’intento è quello di poter rappresentare al meglio i loro interessi anche ricercando un coordinamento con gli altri soci pubblici come il Comune di Firenze e Publiservizi e con lo stesso socio industriale, "che potrà così trovare un interlocutore più forte e strutturato nella sua nuova dimensione organizzativa". 

"Il nuovo patto - hanno specificato i sindaci - non intende comunque limitarsi ai soci pubblici sottoscrittori e resta aperto anche agli altri enti pubblici che volessero successivamente entrare".