Cronaca

Morte di Chiara Ribechini, tre rinvii a giudizio

Per il decesso della ragazza di 24 anni, residente a Navacchio, a causa di uno choc anafilattico, vanno a processo tre persone

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pisa ha disposto il rinvio a giudizio per tre persone, che saranno processate per la morte di Chiara Ribechini, la ragazza di 24 anni di Cascina, deceduta nell'estate di due anni fa per choc anafilattico, dopo aver mangiato un alimento a base di latticini, a cui era allergica, nel ristorante di un agriturismo a Palaia.

Il reato ipotizzato per il legale rappresentante dell'agriturismo e per le due cuoche è quello di omicidio colposo.

Il giudice si è riservato di decidere in merito all'archiviazione della posizione di due cameriere della struttura.

La prima udienza è stata fissata a settembre 2021 davanti al giudice monocratico.

Il decesso di Chiara Ribechini fu causato, come hanno accertato le indagini, dall'avere mangiato una bruschetta con vellutata di piselli, che le provocò purtroppo lo choc anafilattico mortale. La ragazza frequentava spesso quel ristorante dove il personale era a conoscenza dell'allergia della 24enne a uova e latticini.

Il decesso avvenne mentre in auto stava rientrando verso casa con degli amici, dopo aver cenato al ristorante dell'agriturismo e purtroppo non riuscì a salvarla neppure l'iniezione di adrenalina che Chiara era solita portarsi dietro.

I genitori di Chiara hanno anche costituito una associazione che porta il nome della ragazza, in ricordo della figlia e per sensibilizzare sulle problematiche delle persone che devono convivere con le allergie alimentari.