Attualità

​Fase due, consentita vendita di cibo da asporto

In vigore già da oggi a Pontedera, Cascina, Vecchiano, San Giuliano e Palaia. Le regole: prenotazione obbligatoria, una sola persona per il ritiro

L'emergenza Coronavirus costringe ogni giorno tutti noi a fare i conti con una realtà diversa e più macchinosa, a causa delle cautele necessarie per limitare il contagio.

Comune di Pontedera, Cascina, Vecchiano, San Giuliano, Palaia hanno recepito l'ordinanza della Regione e ne hanno emessa una propria per permettere alle attività di vendere cibi e bevande da asporto.

L'ordinanza è in vigore già da oggi e riguarda bar, attività artigiane alimentari quali, ad esempio rosticcerie, piadinerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio e simili. 

Le regole: è necessaria la prenotazione telefonica o online, una sola persona alla volta all'interno del locale per il ritiro, divieto di consumare sul posto, divieto di sostare nelle immediate vicinanze, divieto di consumare i cibi e le bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.

Queste ordinanze accompagneranno la categoria fino al 3 maggio, quando poi scatterà il nuovo Dpcm firmato domenica dal presidente Conte: “Siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto insieme alle varie amministrazioni comunali – hanno detto la presidente Monti Pisani di Confesercenti Toscana Nord Laura Grassi e quello Valdera Luca Sardelli - nell’eliminare una palese incongruità nel provvedimento del governatore Rossi. Ovviamente tutto questo nel totale rispetto dei protocolli sanitari e con il divieto assoluto di consumo sul posto o all’esterno del locale. Purtroppo il provvedimento regionale, nonostante qualcuno si fosse attribuito tutti i meriti cantando vittoria troppo presto, era evidentemente penalizzante con l’esclusione delle bevande"