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La mano robotica alla ricerca di volontari

L'Istituto di Biorobotica del Sant'Anna è pronto a testare la mano su persone con amputazione. Cipriani: "Siamo nella fase finale del progetto"

La mano robotica

Il passo in avanti è fatto: l'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna, di viale Rinaldo Piaggio, è pronto a far partire i primi test su persone con amputazione a livello del polso o dell'avambraccio per la mano robotica.

Si tratta della conclusione del progetto Myki, finanziato dal Consiglio europeo per la ricerca tramite un Erc Starting Grant, un finanziamento dedicato all'avvio di un nuovo programma di ricerca. Che, in questo caso, riguarda lo sviluppo di una protesi robotica di mano i cui movimenti sono controllati in maniera naturale e intuitiva attraverso un sistema di interfaccia macchina-persona che prevede l’impianto di piccoli magneti.

"Siamo entrati nella fase finale del progetto - ha commentato Christian Cipriani, direttore dell’Istituto e coordinatore del progetto - stiamo cercando un volontario che riceva in via temporanea il primo impianto al mondo con queste caratteristiche". L’impianto verrà realizzato presso l'Azienda ospedaliera-universitaria pisana, grazie alla collaborazione di un team coordinato dal dottor Lorenzo Andreani di Ortopedia e Traumatologia 2.

"La nostra mano robotica è dotata di attuatori e di sensori. Gli attuatori consentono di muovere le dita della mano mentre i sensori di forza e di posizione sono utilizzati per restituire percezioni tattili all’individuo - ha spiegato Cipriani - attraverso dei piccolissimi magneti siamo in grado di monitorare il livello di contrazione dei muscoli residui di un arto amputato durante un’azione motoria e conseguentemente di muovere il pollice, l’indice, le ultime tre dita e l’opposizione del pollice di una mano robotica".

Decisivo, dunque, sarà individuare un volontario che permetterà di valutare l'efficacia della mano per la vita di tutti i giorni. "Fino a oggi i risultati sono molto promettenti, abbiamo imparato a controllare diversi gradi di libertà di una mano robotica in laboratorio - ha concluso - adesso siamo nella fase finale".