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Angelo Perini e il suo presepe da nozze d'argento

Compie 25 anni il Presepe dell'Angelo, il tradizionale allestimento a San Giovanni alla Vena lungo 12 metri: "È un gran lavoro, ma sono soddisfatto"

L'edizione del 2021 del Presepe dell'Angelo

Le nicchie dell'antica cantina settecentesca dove, da 25 anni, sorge il Presepe dell'Angelo, sono pronte ad accogliere nuovamente i visitatori. E stavolta, dopo un paio di anni complicati, lo faranno a pieno regime.

Si tratta di una delle opere presepiali più incredibili della Provincia di Pisa, ma anche di tutta la Toscana. Della quale, sin dal 1997, è sempre Angelo Perini a occuparsi: dall'intaglio del legno, soprattutto ciocchi di olivo ma non solo, alla realizzazione delle sculture che sono collocate nelle altre sale.

"Sono arrivato alle nozze d'argento - ha scherzato Perini - il presepe è sempre rimasto nella cantina ed è stato modificato nel corso degli anni, ampliato anche con sculture nei saloni che precedono la cantina. Quando un visitatore viene a trovarmi, infatti, non vede soltanto il presepe, ma anche 100 sculture che hanno generi differenti".

Angelo Perini

La ripartenza del Presepe dell'Angelo, quest'anno, è in programma domenica 18 Dicembre, e rimarrà aperto sino all'8 Gennaio 2023. "Ci sto lavorando a tempo pieno per la presentazione - ha spiegato - in questi giorni sto ultimando il verde, con l'inserimento della borraccina nuova, poi dovrò togliere tutta la parte vecchia e pulire. Insomma, è un bel lavoro, soprattutto perché faccio tutto da solo".

Il Presepe dell'Angelo, rispetto allo scorso anno, avrà delle piccole modifiche, ma manterrà la misura ormai consolidata: 12 metri lineari di lunghezza. "Ci sono anche due nuovi presepi e altre sculture - ha proseguito Perini - inoltre, nelle quattro nicchie della cantina sono presenti altre installazioni. In totale, alla fine, è un percorso di 20 metri".

Uno dei presepi intagliati nel legno

Il tutto, inoltre, accompagnato da una guida molto particolare. "Ad accompagnare i visitatori c'è una poesia in vernacolo in pisano, che ho composto e scritto tutta in rima - ha specificato - mano a mano che ci si sposta, la poesia fa notare dei piccoli dettagli del presepe. Non tutti, perché sono davvero tanti".

Un presepe come una vera e propria opera d'arte, che Perini non vede l'ora di mostrare al pubblico. "Lo scorso anno vennero poche persone, anche per le prenotazioni dovute al Covid - ha concluso - adesso, speriamo di poter tornare alla normalità".