Attualità

"Vicopisano esempio di mancata trasparenza"

La capogruppo Lega Nord in consiglio comunale Marrica Giobbi critica l'amministrazione e porta un esempio

Marrica Giobbi

"Vicopisano si vanta di essere trasparente e richiamando il decreto legislativo 33 del 2013, dice di fornire accessibilità totale alle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività della pubblica amministrazione. Chiacchiere". Non usa mezzi termini la capogruppo consiliare della Lega Nord Marrica Giobbi per definire il livello di trasparenza del municipio.

"Ad esempio, nella sezione enti di diritto privato controllato - racconta Giobbi in una nota stampa -, troviamo la scheda dedicata all’associazione Festa medievale di Vicopisano, che senza fini di lucro organizza la festa per la valorizzazione del centro storico, la cui sede legale è come da statuto presso la biblioteca comunale".

"Quanto alla misura della partecipazione dell’amministrazione, il comune garantisce tra l’altro: l’impiego del proprio personale in economia per effettuare tutti quei lavori di sistemazione urbana, pulizia, fornitura transenne, montaggio tavoli e palchi e quant’altro possa occorrere per la buona riuscita della manifestazione e l’impiego del proprio personale per la funzione di segreteria della manifestazione".

"Dichiara inoltre una durata illimitata dell’impegno assunto. Asserisce che l’onere complessivo a qualsiasi titolo gravante sul bilancio dell’amministrazione per gli anni 2013 e 2014 è pari a zero. E qui abbiamo una vistosissima incongruenza: il personale, che è stipendiato con i soldi dei cittadini che pagano le tasse, quando lavorano per la festa medievale, il loro impegno va quantificato in modo che la collettività sappia il costo effettivo".

"La rimozione della spazzatura è a carico dei cittadini che pagano la TARI ogni anno a salita libera. Nessuno ci ha informato se l’associazione paga o meno l’occupazione di suolo pubblico, o se nella graziosa discrezionalità dell’amministrazione, gli viene abbuonata. Se così fosse non sarebbe corretto, visto che da gennaio 2016 il ‘Mercatino del collezionismo’ dei dieci euro che incassa da ogni banchetto, ne versa cinque nelle casse comunali, per l’occupazione del suolo pubblico, destinati dall’ente alle spese correnti".