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Torre di Caprona, firmato l'accordo per il recupero

In Regione, Comune e famiglia Conforti, insieme alle Università di Pisa e Firenze, hanno avviato il percorso per salvaguardare e tutelare il manufatto

La Torre degli Upezzinghi di Caprona

Pubblico e privato fanno alleanza per salvare la Torre degli Upezzinghi di Caprona e mettono nero su bianco un progetto per individuare la risorse necessarie per avviare il percorso di recupero del manufatto.

"Un intervento nel segno della Toscana diffusa - ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani - e di quella variegata e sterminata ricchezza storica e artistica che tanti angoli della nostra terra possono vantare e che vanno valorizzati, per le memorie che tramandano ma anche le opportunità economiche che possono aprire".

Per la messa in sicurezza e la valorizzazione della Torre degli Upezzinghi, infatti, è stata firmata una convenzione tra Regione, Comune, la famiglia Conforti che ne è proprietaria e i Dipartimenti universitari di Architettura di Firenze e di Ingegneria industriale e civile e di Scienze della terra di Pisa.

Il primo impegno, già avviato, è dedicato alle indagini sulle malte della Torre, condotte dal Dipartimento fiorentino. Dopodiché saranno svolti i rilievi delle altre università coinvolte. Inoltre, alcune aziende private si sono già proposte per offrire il loro contributo e prestare la loro opera. 

"Era uno dei sogni che intendevamo realizzare durante il nostro mandato - hanno commentato il sindaco Matteo Ferrucci e l'assessora al Turismo Fabiola Franchi - e con la firma della convenzione e i primi interventi delle Università sta diventando realtà. Ringraziamo per questo il Consiglio regionale della Toscana, a cui abbiamo presentato il progetto, e la Giunta, i proprietari, la famiglia Conforti, e i Dipartimenti che partecipano".

"La Torre degli Upezzinghi, oltre ad avere una storia notevole, è sempre stata un simbolo e un'icona del Monte Pisano, sul quale si staglia - hanno concluso - se gli studi, competenti e accurati di Pascal Cotte e di Sylvain Thieurmel fossero confermati da tutta la comunità scientifica internazionale e Caprona, cantata da Dante nella Divina Commedia, la sua Torre, la Verruca e il Monte Pisano comparissero effettivamente in capolavori come la Gioconda e La Vergine delle Rocce, l'attenzione mediatica sarebbe enormemente amplificata e il recupero acquisterebbe ancora più valore di quello che già avrà".