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Argine rafforzato e viabilità ripristinata

Tra Nodica e Migliarino e ad Avane sono terminati i lavori della Regione del valore di oltre 4,7 milioni di euro per riqualificare l'argine

Gli argini del Serchio

Riaperta la strada comunale vicino all’argine del fiume Serchio in località Nodica, che è stata risistemata e riasfaltata. "È uno dei risultati dei lavori di rafforzamento arginale eseguiti dalla Regione sul nostro territorio negli ultimi mesi - ha detto il sindaco Massimiliano Angori - nelle zone dell’abitato tra Nodica e Migliarino dove è stata ultimata la lavorazione in modo definitivo, e nella frazione di Avane".

Per quanto concerne Nodica le lavorazioni, così come con il tratto di monte e di valle, in cui i lavori sono già terminati da tempo, hanno consolidato le arginature esistenti al fine di migliorarne la resistenza e limitare i fenomeni di filtrazione e sifonamento, che potrebbero comprometterne la tenuta, come accaduto nell’evento di piena del 2009.

"Sul rafforzamento arginale di Avane, invece - ha aggiunto Angori - la finalità dell’intervento è stata quella di migliorare la stabilità degli argini sia dal punto di vista statico, sia nei confronti dei fenomeni di filtrazione e sifonamento in seguito a piene rilevanti".

"Si tratta di lavori del valore complessivo di 1,78 milioni di euro per il rafforzamento finale tra Nodica e Migliarino, e di 3 milioni di euro per le lavorazioni nella frazione di Avane - ha specificato l'assessora alla Protezione civile, Sara Giannotti - che si aggiungono ai 5,5 milioni di euro investiti per i lavori di rafforzamento conclusi nel 2021 sul nostro territorio".

"Nel tratto di Nodica, vista la presenza della strada, è stato realizzato un muro di sottoscarpa a sostegno del nuovo rilevato riducendone così l’ingombro e dotandolo anche di caditoie stradali, che consentiranno l’agevole smaltimento dell'acqua - ha concluso - infine, ad Avane, la scelta progettuale di realizzare un ringrosso arginale lato campagna e un'impermeabilizzazione con allargamento lato fiume è derivata da considerazioni sullo stato delle arginature, dalla necessità di abbattere il più possibile la linea di filtrazione".