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Comunità energetiche, ok dal Consiglio comunale

Unanimità di maggioranza e minoranza per dare inizio all'autoconsumo anche nel Comune di Vecchiano. Angori: "La sfida climatica non è più rinviabile"

Il palazzo comunale di Vecchiano

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili sul territorio, portando anche il Comune di Vecchiano tra le fila degli enti locali che hanno deciso di perseguire la strada dell'autoconsumo.

"La sfida climatica, come ci dimostrano anche gli eventi meteo avversi che questa estate hanno diviso in due il nostro Paese, non è più rinviabile - ha detto il sindaco Massimiliano Angori - come amministratori crediamo sia nostro dovere garantire un futuro vivibile alle prossime generazioni".

"Si tratta di strumenti innovativi che permettono ai singoli cittadini, associazioni, imprese ed enti locali di condividere l’energia autoprodotta da fonti rinnovabili, con benefici ambientali ed economici - ha aggiunto l'assessora all'Ambiente, Mina Canarini - il Comune, dallo scorso anno, ha iniziato un percorso di promozione delle comunità energetiche con iniziative pubbliche svolte in collaborazione con i Comuni di San Giuliano Terme e Calci, oltre al Distretto di economia solidale Alto Tirreno, che hanno visto la presenza di esperti del settore e di esperienze pilota di altri territori".

L'approvazione dell'ordine del giorno in Consiglio comunale, nello specifico, ha anche individuato aree di proprietà comunale potenzialmente utili per l'installazione degli impianti. "Sono sotto gli occhi di tutti gli effetti devastanti del cambiamento climatico, con una tendenza che la scienza conferma essere sempre più insostenibile - ha detto il consigliere Gabriele Fabbris - ognuno di noi deve fare la propria parte per far sì che venga raggiunto l’obbiettivo della neutralità climatica entro il 2050".

"Una delle finalità di questo ordine del giorno, inoltre, è di sollecitare il Ministero dell’Ambiente affinché faccia la propria parte, procedendo quanto prima all’emanazione del decreto attuativo necessario anche per lo stanziamento di 2,2 miliardi a valere su fondi PNRR - hanno concluso - un decreto che il Governo ha annunciato a febbraio scorso, ma di cui ancora oggi non si conosce lo stato dell’iter".