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Tagli dell'erba prima del cantiere sull'argine

Ad Avane proseguono i lavori sulla vegetazione per permettere l'opera di rafforzamento degli argini del Serchio a cura della Regione Toscana

I lavori di taglio della vegetazione ad Avane

"Le lavorazioni dovrebbero adesso partire nel giro delle prossime settimane, per quanto ci è stato garantito dalla Regione". Lo ha affermato il sindaco di Vecchiano Massimiliano Angori, in riferimento ai cantieri per il rafforzamento degli argini del Serchio in località Avane, i quali però dovranno attendere la fine del taglio della vegetazione attualmente in corso.

"Si tratta di interventi propedeutici alla partenza del cantiere di rafforzamento degli argini del Serchio, a cura della Regione Toscana - ha spiegato Angori - attraverso un documento approvato dal Consiglio comunale abbiamo richiesto di avviare e concludere al più presto le procedure per la cantierizzazione dell’intervento, certificato come di estrema urgenza, in modo da poter utilizzare i prossimi mesi estivi, senza rinviare nuovamente i lavori all’autunno, periodo in cui le piogge e il battente idrico del Serchio rendono pericolosa l’esecuzione degli interventi".

"Lo scorso anno sono stati conclusi lavori di rafforzamento arginale in zona San Frediano a Vecchiano, e nella zona tra Nodica e Migliarino, con realizzazione annessa di un percorso ciclopedonale - ha aggiunto - per quanto concerne gli interventi tra Nodica e Migliarino, inoltre, è di prossima realizzazione anche l’intervento di completamento, di lunghezza limitata, attuato sempre dalla Regione, al fine di garantire un’uguale ed uniforme protezione su tutto il tratto. Stiamo parlando di lavorazioni ulteriori a protezione del centro abitato, il cui costo è pari a oltre 1 milione 700 mila euro, con partenza prevista a Giugno".

L'argine ad Avane

I mezzi a lavoro


"Nel nostro documento chiediamo al Governo e alla Regione di programmare quanto prima gli interventi per la messa in sicurezza con tempo di ritorno duecentennale, già previsti dal Piano di gestione del rischio alluvioni del 2015 e confermati da parte dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale - ha concluso - è necessario inserire questi interventi nelle opere da finanziarie con i fondi del Pnrr o, in alternativa, prevedere in tempi brevi degli stanziamenti atti alla realizzazione delle predette opere, per una tutela idrogeologica sempre maggiore".