Cronaca

Quel posto doveva essere suo. La sentenza del Tar 20 anni dopo

Il medico era ricorso per un avanzamento di carriera, ma ora è in pensione e la Asl impugna la sentenza sul risarcimento

Meglio tardi che mai, si potrebbe dire. Il dottor Loris Moroni, oggi si vede riconosciuto un diritto per il quale ha lottato per quasi 20 anni in tribunale. Al tempo dei fatti dirigente della Asl di Empoli nel 1995 si vide preclusa la possibilità di andare a lavorare presso Asl 5 in qualità di coordinatore dei servizi sociali, nonostante, secondo quanto sostenuto dai suoi avvocati davanti al Tar avesse più titoli di chi andò a ricoprire l'incarico. Il dirigente quindi subì un danno nel trattamento economico e contributivo tanto che il suo avvocato davanti al tribunale amministrativo della Toscana aveva chiesto un risarcimento di 671mila euro, ma il giudice che in questo caso ha assolto al primo grado di giudizio, visto che la controparte era la pubblica amministrazione, ha ritenuto di quantificare il danno in via provvisionale in circa un sesto di quanto richiesto 166 mila euro.

La vicenda comincia nel 1995 e si protrae fino al 2004 quando il dirigente aveva vinto un primo ricorso che gli aveva visto riconosciuto il diritto di andare a ricoprire quel ruolo, poi però per il risarcimento è stato necessario istruire un altro processo e soprattutto di capire chi fosse il giudice naturale e così alla fine assodato sarebbe stato ancora un volta il Tar a pronunciarsi, anche in materia di risarcimento si è arrivati a questa sentenza. Un giudizio che ora gli avvocati della Asl 5 impugneranno in secondo grado, in un nuovo processo che verrà celebrato davanti al Consiglio di Stato.