Attualità

Verso Expo con Octopus, il polpo robot

181 alunni parteciperanno ai laboratori organizzati dal gruppo di Robotica educativa. Nel pomeriggio presentazione delle startup pisane e concerti

Le scuole dell’infanzia Haring, Agazzi e Montessori e le primarie Parmini e Gereschi sono le protagoniste della terza tappa italiana, e unica toscana, di “Vivaio Italia”, Road Show promosso da Padiglione Italia, ItaliaCamp e dal Comune di Pisa verso Expo 2015. Appuntamento giovedì 22 gennaio alla Stazione Leopolda: per tutta la mattina, dalle 9,30 alle 12,30, 181 alunni parteciperanno ai laboratori organizzati dal gruppo di Robotica educativa coordinato dal professor Paolo Dario della Scuola Superiore Sant’Anna. Poi nel pomeriggio presentazione delle startup pisane più innovative e concerti gratuiti aperti a tutti

Ecco i progetti di robotica educativa che saranno presentati ai bambini

Octopus, il polpo Robot - Sviluppato dall’istituto di BioRobotica del Sant’Anna, è in grado di eseguire operazioni impossibili ai robot tradizionali. Calarsi nelle profondità del mare e rimuovere i rifiuti, esplorare le acque e monitorarle e dare una mano durante eventuali operazioni di soccorso.

Plantoid, Piante Robot - Il Center for Micro-Biorobotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia a realizzare robot ispirati alle piante in grado di imitare il comportamento delle radici. Potranno riprodurre la capacità di esplorazione, di adattamento ambientale e di coordinazione tipica dei vegetali, fornendo così un modello di pianta artificiale equiparabile al mondo naturale anche in termini di efficienza energetica e di sostenibilità.

Nao, il robot umanoide - È in grado di muoversi, riconoscere gli altri, ascoltare e parlare. Ampiamente utilizzato nella robotica educativa in oltre 70 paesi del mondo. NAO parlerà con i bambini, porrà loro delle semplici domande e farà insieme a loro dei piccoli esercizi di thai-chi!

Aibo e Bee-Bot - Sono robot didattici, studiati per introdurre i ragazzi al mondo della robotica. In particolare, Aibo è in grado di percepire suoni e rumori, vedere l’ambiente circostante, muoversi in modo autonomo e seguire comandi vocali, mentre Bee-Bot, creata per i più piccoli, può essere programmata in modo semplice ed intuitivo e si muove seguendo strade e percorsi scelti dagli alunni. Saranno proprio i bambini a programmare e far “animare” i robot.