Politica

Verso le regionali, dibattito nel Pd pisano

Antonio Mazzeo, responsabile organizzazione del Pd toscano, parla di riforme, bilancio, Leopolda, elezioni, aeroporti e area vasta costiera

“In Regione si sta per chiudere la legislatura. Ci sarà naturalmente modo di fare insieme bilanci e programmi. Ma intanto vorrei elencare alcuni tra i principali atti approvati a livello regionale – sottolinea l’esponente regionale del Pd nella newsletter –. Faccio solo tre esempi su giovani, infrastrutture e impresa: il progetto “Giovanisì” (un pacchetto di opportunità con oltre 400 milioni di euro stanziati e 115mila beneficiari); l’approvazione del Pit (con il limite di 2mila metri per la nuova pista dell’aeroporto di Firenze, un limite su cui dobbiamo chiedere, con grande forza, il rispetto di fronte alle pretese di Enac); 51 milioni per progetti di ricerca solo alle imprese con sede in Toscana attive nel settore energetico e dell'alta tecnologia”.

In queste settimane “abbiamo avviato l’elaborazione del prossimo programma di governo regionale. Vorremmo che fosse un programma popolare in cui tutti i nostri elettori si sentano protagonisti. Per questo convocheremo l’assemblea regionale il 12 e 13 dicembre allargata agli 850 segretari di circolo per approntare una prima bozza di programma; questa sarà poi sottoposta alla discussione pubblica in cui vogliamo coinvolgere i quasi 400mila elettori delle ultime primarie, ponendo la Toscana come apripista a livello nazionale. A gennaio riconvocheremo l’assemblea per il programma definitivo. In questa fase proverò a coinvolgervi direttamente per raccogliere i vostri preziosi contributi”.

Mazzeo interviene poi sulle riforme nazionali che “il Paese aspetta da troppi anni” e poi sul dibattito interno al partito, anche pisano.

“Vedo con rammarico che anche a livello locale, qui a Pisa, stanno prendendo troppo il sopravvento riunioni di corrente, che fino a pochi mesi fa erano il male assoluto, rispetto a un confronto aperto sui principali temi politici nazionali e su quale ruolo giocherà l’area pisana - e più in generale l’area vasta costiera - in una Toscana che sta cambiando, molto rapidamente, dal punto di vista economico, sociale e istituzionale. Le polemiche circa il modello di partito e le forme di partecipazione, invece, le ascolto con attenzione ma credo che interessino a pochi, specialmente se a farle sono quelli che negli scorsi anni avrebbero dovuto riorganizzarlo o aprirlo alla partecipazione e non lo hanno mai fatto".