Cronaca

Nessun colpevole per la morte in piscina

Nel 2006 il tragico incidente, poi due anni di coma. C'erano due indagati per la morte del 13enne Yassine Lecheeb, ma il reato ormai è in prescrizione

Il reato è estinto per pervenuta prescrizione. È la sentenza emessa ieri dal giudice Pietro Murano in relazione alla morte di un bimbo di 13 anni avvenuta dopo due anni di coma in seguito a un incidente in piscina.

L'epilogo di un'odiessea giudiziaria. Troppo lunga. Così per la morte  di Yassine Lecheeb per la legge non ci sono responsabili.

Era il 9 luglio del 2006 quando nella piscina delle terme di Uliveto si consumò la tragedia. Il bambino svenne in acqua ma nessuno se ne accorse per diversi minuti.

Due erano gli indagati per omicidio colposo: il bagnino Marco Fagiolini, 34 anni, di Vicopisano e la cugina del bambino, che doveva rispondere del controllo del minore Afaf Fatmi, 32 anni. Sono passati dieci anni e il reato è caduto in prescrizione.