Cronaca

Blitz nella villa divenuta centrale dello spaccio

Irruzione in piena notte in una villa di Noce, alla quale hanno partecipato una trentina di carabinieri. I due occupanti avevano droga e una pistola

Era da diverse settimane che i carabinieri di Cascina osservavano i movimenti di due albanesi i quali, apparentemente senza fissa dimora né stabile posizione lavorativa, sembrava avessero la disponibilità di una villa in località Noce, fra Lugnano e Uliveto Terme, risultata di proprietà di un cittadino residente all’estero, stando ai primi accertamenti estraneo e inconsapevole rispetto ai fatti. 

I numerosi servizi di osservazione e pedinamento hanno avvalorato la tesi che i due potessero essere dediti a traffici illeciti, motivo per cui la compagnia di Pontedera, in rinforzo ai militari della stazione di Cascina, alle 4 di stamani ha fatto scattare un bliz, al quale hanno partecipato circa trenta carabinieri delle stazioni di San Giovanni alla Vena, Casciana Terme e Buti, nonché i militari del Nor e i cinofili di San Rossore

Avuta la certezza della presenza dei due all'interno della villa i militari, dopo aver circondato l’immobile, hanno fatto irruzione all’interno, identificando preliminarmente entrambi, risultati appunto di nazionalità albanese, rispettivamente di 32 e 27 anni. L’approfondita perquisizione dei vari locali dell’abitazione ha permesso di ritrovare un ingente quantitativo di droga e una pistola.

In particolare sono stati trovati: 3 Kg circa di marijuana, suddivisi in tre sacchi di vario peso, 151 piantine pronte per l’interramento e diverse centinaia di semi di analoga sostanza; un panetto di circa 100 grammi di hashish; una bilancia digitale e materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente; una pistola Beretta calibro 6.35, completa di caricatore e cinque cartucce di pari calibro, nella disponibilità del più anziano dei due, risultata provento di furto in abitazione commesso il 23 dicembre 2017 a Brugnato, in provincia di Spezia; un motociclo Honda SH 125, risultato provento di furto commesso a Livorno il 30 giugno 2018; numerosi altri oggetti presumibilmente rubati, tra cui caschi da motociclista, materiale informatico e attrezzi da lavoro, sui quali sono in corso accertamenti ulteriori.

Al termine dell’operazione i due albanesi sono stati dichiarati in arresto e successivamente tradotti presso la Casa Circondariale di Pisa, dovendo rispondere dei reati di ricettazione, coltivazione, produzione e detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma comune da sparo.