Attualità

Nuovo look per lo Stradello, tra arte e luci

La zona completamente riqualificata, grazie al progettista Massimo Gasperini, ospita le opere di Stefano Ghezzani e Paolo Grigò e pannelli infomativi

L'inaugurazione dello Stradello

Un'illuminazione calda e il ripristino di alcune parti della pavimentazione e dei muretti, con l'installazione delle splendide opere di Stefano Ghezzani e Paolo Grigò, oltre a diversi pannelli che permettono di approfondire l'evoluzione di questa zona nel tempo, anche grazie a immagini e foto, sia da un punto di vista storico sia da quello dei cambiamenti idraulici e geologici del territorio.

È stato inaugurato ieri, lunedì 17 Marzo, il "nuovo" Stradello di San Giovanni alla Vena, completamente riqualificato, alla presenza del sindaco Matteo Ferrucci, degli amministratori, del progettista, l’architetto Massimo Gasperini, degli artisti coinvolti e del parroco don Giampaolo Manzin ha benedetto l’opera.

Lo Stradello di via Roma è una testimonianza materiale e tangibile della storica ripa fluviale del fiume Arno e intende restituire alla collettività una nuova immagine di questa importante arteria urbana.
L'andamento del suo tracciato è la reminiscenza del margine settentrionale dell'Arno prima della sua traslazione a sud, avvenuta alla metà dell'Ottocento grazie al maestoso progetto di Alessandro Manetti, messo in atto nell'ambito della politica territoriale del Granduca di Toscana Leopoldo Il d'Asburgo-Lorena.

A poca distanza da questo luogo si trovano le Cateratte Ximeniane, in fase di recupero e restauro, quelle rinascimentali di Riparotti, poste rispettivamente a cavallo degli sbocchi in Arno del Canale Imperiale e del Fosso della Serezza, e la Botte sottopassante l'Arno, opera di ingegneria idraulica Alessandro Manetti e ancora oggi funzionante.
Tutte opere architettoniche fondamentali e successive agli imponenti lavori di bonifica idraulica che si effettuarono, a più riprese, in questa porzione di territorio tra la seconda metà del Cinquecento e la fine dell'Ottocento.