Politica

Villa Madrè, presentato un esposto 5 stelle

Secondo il Movimento, tocca a Procura della Repubblica, Corte dei Conti e Guardia di Finanza fare chiarezza. Anche dopo il parere della segretaria comunale

Un esposto 5 stelle alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza. S’ingarbuglia la vicenda Villa Madrè, il complesso residenziale all’incrocio tra l’Aurelia e il viale delle Cascine che doveva essere, per il Comune, una soluzione all’emergenza abitativa e invece sta diventando sempre di più un problema di tipo legale. “Quanto al danno erariale – sottolinea Gianfranco Mannini, consigliere comunale del Movimento 5 stelle – chiediamo sia rispettato, una volta per tutte, il principio che chi sbaglia paga di tasca propria e, poi, ne tragga anche le giuste conseguenze politiche”.

“In attesa dei risultati delle indagini da parte della Gdf – aggiunge Mannini – a favore delle nostre tesi è intervenuta la segretario generale del Comune di Pisa. Nella sua relazione inviata, anche all’assessore Zambito, è dato leggere tra l’altro che ‘…non sussistono i presupposti e le condizioni legittimanti la stipula del contratto e ne suggerisco, di conseguenza, la risoluzione consensuale o la dichiarazione, in via giudiziale, di nullità per illiceità, se non addirittura inesistenza, della causa’. Quindi i 28 appartamenti di cui parlavano in campagna elettorale – ‘…arrivano 28 case ad affitto concordato, già stipulato, in pratica, il contratto’ – sia Filippeschi, sia Zampito, altro non erano (e sono) una residenza turistico alberghiera realizzata in appoggio all’albergo Villa Madrè . Albergo, però, che l’azienda proprietaria deve ancora realizzare per cui, nei fatti, siamo in presenza di un intervento urbanistico ancora da completare con una concessione che scade il prossimo anno”.

In presenza di un “impianto normativo chiarissimo, rappresentato dalla legge 431/98 che, pone dei vincoli ai quali non è dato, neppure all’Ente pubblico, la possibilità di derogare – aggiunge Mannini – l’Apes nell’aprile del 2014 stipula una scrittura privata con Condotte Spa con la quale, in violazione delle norme appena richiamate, prende in locazione per 4 anni a far data dal 1 aprile 2014 ed un canone di locazione annuale convenuto in euro 124.112,70 oltre Iva al 10%” “l’intero complesso immobiliare e relative pertinenze denominato Villa Madrè, avente destinazione urbanistica a residenza turistico alberghiera che consta di 28 unità abitative. E paga la prima rata di 35mila euro”.

“Da questo quadro ne discende – secondo il M5S – che Apes, per far fronte all’emergenza abitativa, non avrebbe potuto stipulare un contratto di locazione di un immobile a destinazione turistico-ricettivo, perché si deve trattare di immobili con destinazione di uso residenziale. Né tanto meno, avrebbe dovuto stipularlo di durata quadriennale, sia in forza del citato articolo 3 del Regolamento sull’emergenza abitativa. Che, appunto, precede l’albergazione per non più di 60 giorni. In aggiunta a tutto ciò, la struttura di viale Delle Cascine non può dirsi esistente, in quanto, non avendo mai presentato la segnalazione certificata di inizio attività prevista dalla normativa statale e regionale in materia di strutture ricettive, non è mai stata attivata e non risulta avere mai funzionato: se l’ha fatto, si è trattato di esercizio abusivo”.

Di qui, l’esposto a Procura, Corte dei Conti, Gdf.