Politica

Zona 30, "Portiamo Pisa nel XXI secolo"

L'atto di Una Città in Comune è stato respinto dalla maggioranza. Auletta: "Dobbiamo sostituire l'auto come mezzo principale di spostamento"

Ciccio Auletta

Ancora un no all'introduzione della zona 30 sui Lungarni. Il progetto per limitare a 30 chilometri orari la velocità di percorrenza delle vie del centro, come avviene in altre città italiane, è stato infatti bocciato dalla maggioranza, dopo che Una Città in Comune aveva presentato un atto di indirizzo.

Una bocciatura che si aggiunge a quella di quasi un anno fa. "È veramente inaccettabile che non si pensi per adeguare Pisa a quanto avviene da decenni in altre città europee e ora anche nel nostro Paese - ha commentato Ciccio Auletta, capogruppo di Una Città in Comune - ancora una volta la maggioranza conferma un'idea di mobilità, come scritto nel Piano della Mobilità sostenibile da noi sempre contestato, incentrato sulla priorità e centralità dell’auto privata e su interventi profondamente sbagliati e superati come la tangenziale nord- est".

"Una idea confermata all'interno anche del bilancio preventivo, in cui si prevede di stanziare quasi 2,5 milioni per quattro nuovi parcheggi, tra i quali quello scandaloso sotto le mura del Giardino Scotto - ha aggiunto - Città 30 per noi è invece un punto imprescindibile e non uno slogan, come da anni sosteniamo: un’iniziativa generale che punta a riequilibrare lo spazio pubblico, riducendo le aree della strada dedicate alle auto con l’inserimento di piste ciclabili e l’allargamento dei marciapiedi".

Per Auletta, l'introduzione della zona 30 favorirebbe l'uso dei mezzi pubblici e delle biciclette. "C’è bisogno di un vero e proprio di un cambio di mentalità, al servizio della popolazione attuale e futura, che come sempre richiederà i suoi tempi e un’introduzione graduale, ma il fine dev’essere chiaro e ben delineato: sostituire l’automobile come principale modalità per spostarsi - ha concluso - un processo che deve iniziare prima possibile: siamo convinti che sia arrivato il momento di portare anche Pisa nel XXI secolo, nonostante l’opposizione di questa maggioranza".