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Imprese & Professioni martedì 19 febbraio 2019 ore 22:05

​Il Decreto Dignità e i casino online. L’azione della Toscana

A luglio 2018 la Giunta Regionale ha varato il Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo



TOSCANA — Uno dei primi passi del nuovo Governo italiano è stato l’approvazione del Decreto Dignità. Il decreto nasce con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del precariato, ma contiene anche molte norme legate al gioco d’azzardo e alla sua diffusione online. Molto interessanti, a tal proposito, sono i dati che confermano che, nel 2018, sono state vendute più di 70 licenze a nuovi casino online che si apprestano, dunque, a entrare prepotentemente in questo mercato in continua crescita.

Non si ferma la crescita del gioco online

Sempre più aziende decidono di investire sul mercato online perché ritenuto di grande attrattiva per un target davvero molto ampio di utenti. Non sorprende che, nel 2018, circa 80 nuovi operatori abbiano acquisito la licenza AAMS per operare in Italia. Tutte le domande per l’ottenimento della concessione sono state accettate. Di conseguenza, è facile prevedere un’ulteriore proliferarsi di nuove allettanti offerte per convincere gli utenti ad aprire un conto di gioco online. Del resto, oggigiorno in pochi minuti è possibile iscriversi a una piattaforma di casino online e cominciare a partecipare ai tavoli, con una scelta molto ampia e, per giunta, col vantaggio di un accesso ormai esteso a tutti i dispositivi mobili. In aggiunta a tutto questo, diventa anche più facile reperire tutte le informazioni utili per giocare sui nuovi casino online, grazie ai numerosi siti guida presenti in rete, come https://nuovicasinoitalia.it.

Cosa contiene il Decreto Dignità

Andiamo a vedere quali norme incidono direttamente sul gioco d’azzardo. In primo luogo, è interessante menzionare l’articolo 8 comma 1 che vieta qualunque forma di pubblicità, sia diretta che indiretta, relativa a giochi e scommesse, indipendentemente dal mezzo utilizzato (anche Internet). Ne consegue che molte imprese che, in questi anni, hanno usufruito di sponsorizzazioni milionarie da parte di aziende attive nel settore del gioco d’azzardo saranno costrette a cercare altri sponsor. La normativa coinvolge, in maniera piuttosto diretta, molte società sportive italiane, in particolare calcistiche. Diverse squadre, negli anni passati, hanno sottoscritto contratti di sponsorizzazione con aziende di scommesse che hanno, dunque, garantito introiti costanti soprattutto al mondo del calcio.

In realtà, va detto che il Decreto Dignità non estende il divieto ai contratti di sponsorizzazione già in vigore. Questo significa che i contratti siglati prima dell’approvazione di tale decreto non potranno essere considerati nulli e saranno validi fino alla loro scadenza prevista. Il divieto si applica esclusivamente ai nuovi contratti. Inoltre, il provvedimento non coinvolge le lotterie differite nazionali, ossia i giochi del Lotto, la Lotteria Italia e il Superenalotto.

Altro aspetto controverso concerne le sanzioni. Se le nuove disposizioni non sono rispettate, si rischia una sanzione pari al 5% del valore della sponsorizzazione e, in ogni caso, sono previste multe per importi non inferiori a 50.000 euro.

Quali sono i rischi

Gli esperti del settore mostrano un profondo scetticismo in merito al Decreto Dignità. Il rischio, infatti, è che molti giocatori possano affidarsi a siti non in possesso di regolare autorizzazione per operare in Italia. Chi conosce anche solo in minima parte il mondo del gioco d’azzardo online sa che qualunque operatore sia interessato a offrire servizi di scommesse e giochi in Italia deve essere in possesso di regolare licenza rilasciata dall’Agenzia Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS). Iscriversi su piattaforme senza certificazione AAMS può essere pericoloso per diversi aspetti, in primis per quelli legati alla privacy e alla segretezza dei dati personali degli utenti e, in secondo luogo, per la totale mancanza di garanzie e tutele.

Limitazioni al gioco d’azzardo: il nuovo regolamento dell’Unione Valdera

Nel 2018, il Consiglio dell’Unione Valdera ha approvato un nuovo regolamento in merito all’esercizio del gioco lecito. La norma va a colpire tutti coloro che sono interessati all’apertura di esercizi commerciali che si occupano di attività legate al gioco. In particolare, non sarà possibile aprire o trasferire un’attività commerciale di questo tipo se situata a una distanza uguale o inferiore ai 500 metri da ospedali, biblioteche, musei, stazioni ferroviarie, baby-parking e altre strutture.

Si tratta, dunque, di un Regolamento che va a limitare fortemente il business relativo ai centri di scommesse e sale da gioco. Anche in questo caso, in presenza di mancato rispetto delle disposizioni, si rischiano sanzioni molto elevate.

Il piano di contrasto al gioco d’azzardo della Regione Toscana

Anche la Regione Toscana ha agito per cercare, se non di debellare, quantomeno di ridurre l’impatto del problema del gioco d’azzardo. A luglio 2018, infatti, la Giunta Regionale ha varato il Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo. Il budget messo a disposizione per la realizzazione delle azioni previste ammonta a oltre 3 milioni di euro.

In che modo sarà utilizzato questo budget? La Regione Toscana ha pensato di agire soprattutto sul fronte della prevenzione, organizzando eventi per coinvolgere i diversi target più sensibili alle possibili conseguenze più pericolose legate al gioco d’azzardo. Tra le azioni previste, vi è l’attivazione di un Centro Ascolto e di un Numero Verde per chiunque necessiti di supporto in tal senso. Del resto, i dati del 2017 hanno proiettato la Toscana come la quinta regione in Italia per volume di gioco.


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