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Attualità sabato 29 novembre 2014 ore 16:00

Conflitorale su spiagge di ghiaia: "Chiarezza"

Fontani: "Il trasporto doveva avvenire via mare. Che cosa è cambiato?"



PISA — "Sui lavori alle spiagge di ghiaia vogliamo chiarezza". A parlare è Fabrizio Fontani, presidente di Conflitorale Confcommercio Pisa: “Da quando sono iniziati i lavori, assistiamo ad un fenomeno inatteso e cioè che il trasporto del materiale per le spiagge avviene con camion via terra. Siamo sorpresi, perché le premesse di questi lavori erano che i trasporti dovessero avvenire via mare. Non sappiamo quello che è accaduto nel frattempo e che cosa sia cambiato, ci domandiamo però perché di qui alla fine prevista dei lavori la popolazione di marina di Pisa dovrà sopportare oltre 4mila passaggi di camion avanti e indietro sul lungomare. Se il contratto di appalto prevede, come dichiarato a suo tempo, il passaggio via mare, non credo che l'azienda possa esimersi dal rispettare questa clausola e quindi inevitabilmente dovrà procedere ai trasporti via mare. Viceversa, se questo non è stato scritto nel contratto, la domanda è perché la Provincia ha in prima istanza preso impegni con la cittadinanza che poi non ha inserito nel contratto. Che cosa è cambiato e quando è avvenuto tutto ciò?”.

Per Fontani, i disagi per cittadini e commercianti sono tutt'altro che secondari: “Traffico, rumore, polvere, usura del fondo stradale, l'impatto di questo passaggio continuo di camion è tutt'altro che indolore. E i tempi di consegna dei lavori probabilmente non saranno rispettati. Un dovere di trasparenza, ci spinge a chiedere se in caso di ritardi, siano previste penali per la ditta appaltatrice. Un dettaglio di non poco conto, considerando che i soldi di eventuali penali potrebbero essere proficuamente riutilizzati per ripristinare il fondo stradale o realizzare migliorie per i cittadini. Anche su questo vogliamo un po di chiarezza: se il contratto dovesse prevedere delle penali e si realizzano le condizioni per la loro richiesta, l'amministrazione provinciale ha intenzione di chiedere il conto oppure farà finta di nulla? Sono queste le domande alle quali cittadini e imprenditori aspettano una risposta chiara da parte delle amministrazioni comunale e provinciale”.


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