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Cronaca lunedì 10 marzo 2014 ore 15:54

"Dopo ambulanti e abusivi, ci mancava la liberalizzazione"

Guide turistiche di Confesercenti pronte a dare battaglia: "Impossibile che una guida conosca bene gli oltre 200mila monumenti censiti in Italia"



PISA — “Non bastavano l'assalto degli ambulanti o le guide abusive, adesso arriva anche una sorta di liberalizzazione che andrà ad incidere sulla professionalità delle guide turistiche”. Lo sfogo è del presidente di Federagit, il sindacato guide turistiche di Confesercenti, David Di Giacomo, a pochi giorni dall'apertura della stagione turistica con i gruppi organizzati, a cominciare dai croceristi.
"E le questioni legate alle guide turistiche sono ancora irrisolte - spiega Di Giacomo -. Anzi, dovremo sempre più fare i conti con la concorrenza degli stranieri autorizzati a lavorare in Italia senza alcuna specifica abilitazione locale”. 
Prima dell’articolo 3 della legge 97 del 2013, spiega il presidente, "ogni guida poteva lavorare solo nella provincia in cui aveva superato l’esame di abilitazione, specifico per le conoscenze dei beni culturali del territorio. Ora, invece, potrà lavorare in tutta Italia, perché la legge europea ha istituito la 'guida nazionale'. Già questo è assurdo perché è impossibile che una guida conosca approfonditamente gli oltre 200mila monumenti censiti nel nostro Paese. Ma la cosa più inaccettabile è che si autorizzano le guide degli altri Paesi europei a lavorare in Italia, senza dover conseguire qui alcuna abilitazione. Una guida straniera non potrà mai veicolare la storia e la cultura del nostro Paese nello stesso modo. Senza contare che così si depaupera la nostra economia e si impoveriscono le casse dello Stato".
“Una nostra delegazione - spiega - è stata ricevuta dal ministro Franceschini, che si è impegnato ad affrontare il problema nella legge comunitaria 2014, ora in Parlamento. Ha proposto di istituire un gruppo di lavoro, aperto anche alle rappresentanze delle associazioni, per regolare con una legge nazionale tutta la materia, tenendo conto delle competenze regionali e nazionali. Prima non eravamo mai stati ricevuti, questo è già un segnale positivo".


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