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Attualità lunedì 08 dicembre 2014 ore 15:59

Due Comuni pisani nel decreto fantasma

La sospensione dei tributi e dei versamenti per i comuni alluvionati è stata annunciata dal Ministero dell'economia, ma del decreto non c'è traccia



VECCHIANO — Rientrerebbero anche San Giuliano Terme e Vecchiano nella la sospensione dei tributi e dei versamenti annunciata da un comunicato stampa del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ma il decreto non c'è, o almeno non ce n'è traccia. Il decreto del ministro Pier Carlo Padoan non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Il fantomatico stop dei pagamenti è indirizzato a quei comuni della Toscana e della Puglia che hanno avuto problemi col maltempo il 19 e 20 settembre, ma oltre a non essere ufficializzato con nessun decreto non viene nemmeno spiegato di quali tributi si stia parlando, se di quelli locali come Imu Tasi e Tari o di quelli nazionali come irpef e Iva.

La sospensione dovrebbe interessare tutti i contribuenti, persone fisiche e non, quindi anche aziende. Nel comunicato del Ministero viene anche sottolineato che non è previsto il rimborso di quanto già versato e le ritenute devono comunque essere effettuate. "Non si dà luogo al rimborso di quanto già versato. La sospensione non si applica alle ritenute, che devono continuare ad essere operate e versate".

Ma andiamo ai comuni alluvionati che dovrebbero essere interessati dal misterioso decreto: in provincia di Firenze sono Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Dicomano, Firenze, Firenzuola, Fucecchio, Lastra a Signa, Londa, Marrandi, Montelupo Fiorentino, Palazzuolo Sul Senio, Pontassieve, Scandicci Scarperia e San Piero, Signa e Vinci. Per la provincia di Lucca: Altopascio, Camaiore, Capannori, Lucca, Montecarlo, Massarosa, Pietrasanta, Porcari e Viareggio. Per la provincia di Pisa, San Giuliano Terme e Vecchiano. Per quella di Pistoia, Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Quarrata, Pistoia, Pieve a Nievole, Pescia, Serravalle Pistoiese. Per Prato Carmignano Montemurlo e Prato.

Sconcerto da parte dei sindaci dei comuni interessati, che non sanno come affrontare la situazione e non capiscono con quale criterio siano stati scelti proprio quei comuni.

In poche parole se non viene ufficializzato il decreto questo comunicato non vale niente o poco, quindi, secondo i primi cittadini, sarebbe meglio per i contribuenti attenersi alle norme in uso.


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