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Attualità martedì 03 febbraio 2015 ore 13:00

Gennaio da record per il Museo di storia naturale

​Dopo gli ingressi record del 2014, il nuovo anno inizia con quasi 4mila biglietti staccati. In programma una serie di incontri dedicati alla scienza



CALCI — Dopo aver festeggiato nel 2014 un numero di ingressi record (oltre 50mila) il Museo di storia naturale dell’università di Pisa, con sede alla Certosa di Calci, chiude il mese di gennaio con quasi 4mila biglietti staccati: cifra anche questa mai vista nel periodo invernale.

"Il merito si legge in una nota del Museo di storia naturale- va all’inesauribile ventaglio di iniziative, che spaziano oltre i confini della scienza per arrivare all’arte moderna. Fino al 31 del mese era in mostra un ciclo di opere del maestro Girolamo Ciulla, ispirato alle collezioni del Museo. E sempre a gennaio data l’inaugurazione del nuovo manifesto-simbolo del Museo, acquaforte onirica e suggestiva del maestro Paolo Ciampini che ora campeggia in biglietteria. Per non parlare del presepe animato Meucci, che ha contribuito non poco ad animare il viavai di turisti durante le vacanze di Natale".

Più visitatori, e anche più coinvolti. Numerosi i partecipanti al concorso fotografico Scatta il museo. La prima edizione si è conclusa il 30 settembre con 232 foto partecipanti, e i primi 30 scatti classificati rimarranno esposti in biglietteria fino al 22 febbraio.

Inoltre, il museo ha ospitato e si prepara a ospitare nel 2015 una serie di esposizioni di scienze naturali.

Prima fra tutte, la mostra Squali, predatori perfetti, ancora visibile fino al 1 marzo.

Dell'argomento ne ne parlerà anche anche Primo Micarelli, il 27 febbraio alle 16,30 nell’aula aula magna dell’ex Facoltà di Scienze, con il suo intervento su Attività del Centro Studi Squali di Massa Marittima, il caso del grande squalo bianco.

Sempre fino al 1 marzo, in esposizione anche Vulcani, fascino e minaccia, mostra fotografica dedicata alle opere scattate dagli scienziati presenti in prima persona nei luoghi delle eruzioni.

Dal 21 marzo arriva invece Predatori del microcosmo, una mostra dedicata alle creature più spaventose che si possano osservare attraverso una lente d’ingrandimento.

Ancora di storia dell’arte, ma anche di matematica e proporzioni, ci parla Pietro Armienti il 13 febbraio nella sua conferenza: Le radici del pensiero scientifico moderno: un abaco di Fibonacci sulla facciata della chiesa di San Nicola di Pisa.

Nel 2015 il Museo si è fatto promotore del ciclo di conferenze La natura e i suoi elementi, una serie di cinque incontri nel corso dei quali i ricercatori esporranno il quadro del mondo che ci circonda. Il primo intervento, dedicato all’aria, ha avuto per relatore Dimitri Giunchi, che ha parlato delle ultime scoperte nell’ambito della migrazione degli uccelli; a seguire, interverranno Roberto Santacroce, che parlerà del fuoco nel 200esimo anniversario dell’eruzione di Tambora; Roberto Barbuti, che a proposito dell’acqua illustrerà i risvolti positivi delle mutazioni cosiddette deleterie delle rane verdi; Alessandro Canci, che a proposito della terra tornerà sul tema degli uccelli affrontandolo attraverso i reperti e la storia dell’arte e, a chiudere, Guglielmo Pepe, della National geographic society.

Altro ciclo di conferenze, dal titolo Tra principi e monaci; paleontologia e storia prenderà il via a marzo e proseguirà per tutta la primavera. Relatori saranno Gino Fornaciari, che tratterà di Giovanni dalle bande nere; Valentia Giuffrà, che parlerà delle malattie dei bambini dei Medici; Simona Minozzi, che parlerà dal punto di vista bioarcheologico della famiglia lucchese Guinigi e di Ilaria del Carretto e infine Antonio Fornaciari, che tratterà dello scavo bioarcheologico della Badia Pozzaveri (Altopascio).

E questo non è che l’inizio. Per il 28 febbraio è prevista l’inaugurazione del nuovo settore espositivo “La terra tra mito e scienza”, alla scoperta del legame vitale e della fondamentale differenza che lega le due interpretazioni che, nel corso della storia, l’uomo ha dato della realtà: punto di partenza sarà l’Arca di Noè, che, sì, è una vera e propria nave, nella cui stiva sono conservati reperti naturalistici destinati alla visione di scolaresche e visitatori. Il 28 marzo, poi, apre la nuova Galleria dei Minerali, con nuovi reperti, nuovi pannelli e nuovi microscopi. E, speriamo, nuovi visitatori!


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