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Cronaca lunedì 23 novembre 2020 ore 17:39

E' scomparso l'ex sindaco Vinicio Bernardini

Vinicio Bernardini

E' deceduto per Covid all'età di 94 anni Vinicio Bernardini. Fu sindaco di Pisa, assessore e consigliere comunale e fu eletto deputato per due volte



PISA — E' scomparso all'età di 94 anni l'ex sindaco di Pisa Vinicio Bernardini. Esponente di primo piano della politica locale fu sindaco, assessore, consigliere e deputato. Da alcuni giorni era ricoverato per il Covid.

Il Sindaco di Pisa Michele Conti lo ha ricordato con queste parole:

"Ho appreso della scomparsa di Vinicio Bernardini, sindaco di Pisa per due mandati, tra l'aprile e il giugno 1971 e tra il 1983 e il 1985, nonché Assessore al Bilancio e consigliere comunale di Pisa per vari mandati. 

Il suo impegno nelle fila del Partito Comunista Italiano lo portò anche a essere eletto alla Camera dei deputati per due volte nel 1976 e 1979. Nel suo ruolo di amministratore del Comune di Pisa si è distinto, vista anche la preparazione degli studi e la professione di commercialista (aveva un avviato studio in Via Sant’Andrea), per l’attenzione ai conti dell’Ente.

Bernardini è stato uno dei protagonisti delle scelte urbanistiche fondamentali per la città di Pisa quali la realizzazione dell’area artigianale a Ospedaletto e l’espansione residenziale nell’attuale quartiere di Pisanova. Il mio cordoglio giunga alla famiglia e a tutte le persone che hanno avuto modo di frequentarlo e di apprezzarlo come persona e come politico".

Commosso il ricordo dell'ex sindaco Paolo Fontanelli:

"Oggi ci ha lasciato Vinicio Bernardini. Portato via dal Covid a 94 anni. Bernardini è stato un esponente di primo piano della politica pisana. Sindaco di Pisa per due volte e deputato del PCI della nostra circoscrizione per due mandati. Era un libero professionista che proprio per il suo lavoro viveva i problemi dell’economia con particolare attenzione al sistema produttivo e alle piccole e medie imprese. E sapeva, da questa esperienza, trarre indicazioni anche per suo impegno politico. Vinicio era un militante e dirigente del Partito Comunista, animato da una cultura di sinistra riformista che ha portato in tutta la sua lunga fila di impegni politici e amministrativi.
Sindaco la prima volta per pochi mesi nel 1971, nella stagione della lunga instabilità politica che ha segnato Pisa fino alla svolta che nel 1972 aprì la strada a una prospettiva di stabili maggioranze di sinistra. In quegli anni fu anche capogruppo del PCI a Palazzo Gambacorti (nella foto un intervento in Consiglio Comunale nel 1975).Nel 1976 fu eletto alla Camera dei Deputati e riconfermato nelle elezioni del 1979. 

Da parlamentare caratterizzò il suo lavoro sui temi dell’economia, del fisco, del mondo del lavoro, del credito e della pubblica amministrazione, con molti interventi e progetti di legge. Ma non perse mai i collegamenti con la realtà del nostro territorio e si impegnò in diverse vertenze in difesa dell’occupazione.Nel 1983 fu nuovamente eletto Sindaco di Pisa fino al 1985, facendosi carico di una complicata fase di passaggio nelle vicende della sinistra pisana. 

Vinicio viveva la politica con passione e spirito di servizio e lo ricordo per la partecipazione con cui seguiva il confronto politico, anche negli anni della svolta, della nascita del PDS e poi dei DS e e nel PD. Poi, deluso dal periodo renziano, tre anni fa, mi telefonò per dare il suo sostegno a Bersani e alla nascita di Art.1. Una chiamata che rinnovò anche in occasione delle elezioni politiche del 2018 appoggiando la lista di LeU".

"Vinicio Bernardini era nato nel 1926.
Giovanissimo, aderì in clandestinità al Partito Comunista Italiano. Sorpreso a diffondere stampa antifascista, nel 1944 fu arrestato e detenuto nel carcere di Don Bosco. Si salvò dalla fucilazione perché riuscì ad evadere durante un bombardamento.
Per decenni è stato impegnato nelle istituzioni ricoprendo ruoli di grande responsabilità. Consigliere comunale, Assessore, Sindaco di Pisa, parlamentare, ovunque è stato apprezzato e stimato da compagni di militanza politica ed avversari.
Da sempre antifascista, era iscrito all'ANPI, nella Sezione di Pisa.
Il COVID lo ha portato via. L'emergenza non ci consente di salutarlo come avremmo voluto e dovuto.
In questo triste momento, i compagni dell'ANPI sono vicini ai familiari ed a quanti lo hanno stimato e gli hanno voluto bene", è il ricordo del presidente provinciale dell'Anpi Bruno Possenti.


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