Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 07:00 METEO:PISA10°23°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
domenica 28 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Foti: «Proteste all'università contro accordi con Israele? Era meglio mandarli a zappare»

Attualità mercoledì 14 giugno 2023 ore 18:50

Giustizia riparativa, nasce il sistema territoriale

La firma del protocollo

La zona Pisana farà da apripista in Toscana. Protocollo d’intesa fra Società della salute, Udepe e soggetti del terzo settore e del volontariato



PISA — Nella Zona Pisana nasce il primo sistema territoriale integrato della Toscana per la promozione della giustizia riparativa, frutto di un protocollo d'intesa firmato questa mattina da Società della Salute, Udepe (Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna) di Pisa e le principali realtà del terzo settore e del volontariato del territorio impegnate nella realtà di esecuzione della pena fuori dal carcere (cooperative sociali “Arnera” e “Il Simbolo” e associazioni “Controluce” e Cen-Vit).

"L’Unione europea, ormai sei anni fa - sottolinea la Sds- ha anche varato un’apposita raccomandazione per “incoraggiare gli Stati membri a svilupparla e utilizzarla nell’ambito dei rispettivi sistemi di giustizia penale”. E l’Italia nell’Ottobre scorso ne ha definito la prima disciplina organica, in applicazione della riforma Cartabia. In Toscana, però, sarà la Zona Pisana a fare da apripista per nascita di un vero e proprio sistema territoriale integrato per la promozione della giustizia riparativa rivolto alle comunità, alle vittime e alle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria".

Fra gli obiettivi del protocollo ci sono la costituzione di un Tavolo di lavoro e di Sportelli di comunità dedicati alla giustizia riparativa e la realizzazione di un centro studi per mappare le migliori pratiche, in Italia e all’estero. “Come SdS Pisana abbiamo già ottenuto un finanziamento regionale di circa 40mila euro per lo sviluppo di una rete integrata di servizi pubblici per l’assistenza generale alla vittime di reati – annuncia il Presidente Di Maio -: questo protocollo d’intesa costituisce la cornice ideale entro cui collocare e sviluppare questo progetto nella convinzione che ogni reato, non è solo e tanto la violazione di una norma, ma la lesione di un diritto di una vittima, individuale o collettiva, e, quindi, costituisce una frattura del rapporto fra l’autore e la collettività che dobbiamo provare a sanare”.

Il protocollo d’intesa, peraltro, potrebbe fare da apripista anche all’applicazione del decreto legislativo 150/2022, norma attuativa della riforma Cartabia che costituisce la prima disciplina organica della giustizia riparativa in Italia, e che prevede la creazione dei centri territoriali per la giustizia riparativa, chiamati ad assicurare i livelli essenziali e uniformi delle prestazioni avvalendosi di mediatori esperti e qualificati. “Ne è previsto uno in ciascuna regione e per la Toscana l’indicazione è di crearlo nel capoluogo – spiega il direttore dell’Udepe di Pisa Rossella Giazzi-. Auspichiamo, però, che la lunga esperienza maturata in materia nel territorio pisano e confluita in questo protocollo organico, possa spingere per la creazione di un secondo centro regionale, proprio all’ombra della Torre e al servizio di tutta la Toscana costiera”.

Per Stefano Carboni della cooperativa sociale Arnera “è l’inizio di un percorso strutturato e formalizzato sulla giustizia riparativa e la tutela dei diritti delle vittime di reati, che raccoglie e valorizza le esperienze nate nel territorio pisano in questi anni: è un passaggio fondamentale perché, senza una rete territoriale salda, è difficile promuovere la giustizia riparativa”. 

“E’ una novità importante – aggiunge Daniela Conviti, vicepresidente dell’associazione Controluce da trent’anni impegnata accanto ai detenuti e agli ex detenuti del territorio pisano -: grazi a questo protocollo, infatti, nasce finalmente una rete che ha, al contempo, una finalità riparatoria per la società ma anche l’obiettivo di avviare percorsi di assunzione di responsabilità da parte di chi ha commesso un reato e di tutela nei confronti delle vittime. Fondamentale che nella rete siano coinvolti, in quali di attori di primo piano, le realtà istituzionali del territorio”.

“La rete che nasce oggi – continua Alessandro Carta della cooperativa sociale Il Simbolo – può essere un’opportunità di crescita importante per tutto il territorio e anche per le realtà aderenti”. “Siamo felicissimi di essere parte di questo protocollo – conclude Angela Giacovelli, presidente della neonata associazione Cen-Vit- la nostra realtà, infatti, nasce proprio con lo scopo di sostenere e accompagnare le vittime di reati e promuovere percorsi di giustizia riparativa”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
La chef livornese vincitrice del talent di Sky alla rassegna organizzata da Cna Pisa tra laboratori, show cooking e seminari all'insegna del gusto
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Blue Lama

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Cronaca

Attualità

Sport