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Attualità venerdì 07 aprile 2023 ore 14:00

Nuova vita per Palazzo Vitelli

I lavori di restauro, realizzati grazie al contributo della Fondazione Pisa, hanno interessato copertura e facciate dell'edificio



PISA — Palazzo Vitelli è tornato all'antico splendore. La sede amministrativa dell’università di Pisa è stata interessata da un intervento di restauro, realizzato con il contributo della Fondazione Pisa.

I lavori al palazzo che si erge su Lungarno Pacinotti, hanno riguardato il consolidamento e l'adeguamento della copertura e il restauro delle facciate. Diretti dall’architetto Carla Caldani, si sono svolti sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa "privilegiando - spiega una nota dell'ateneo- il recupero e riutilizzo degli elementi originali e, laddove non possibile, con la sostituzione e integrazione con materiali di nuova fattura, compatibili comunque con il manufatto storico".

Eretto tra il XVI e XVII secolo per volere di Vitellozzo Vitelli, l’edificio fu proprietà della Casa Reale e, prima ancora, dei Granduchi di Toscana; in questo periodo, essendo l’edificio posto nelle immediate vicinanze del palazzo reale, fu destinato ad accogliere gli illustri ospiti del Granduca, come la principessa Maria di Francia, figlia del re Luigi Filippo, ospitata qui appunto da Leopoldo II.

"L’intervento di ristrutturazione  - aggiunge l'ateneo - ha permesso il completo rinnovamento sia degli elementi esteriori, quali facciate, elementi lapidei e copertura, sia di quelli funzionali, come infissi, serramenti e linee vita che, a distanza di cinquant’anni dal precedente restauro, realizzato nel 1973, presentavano evidenti segni di invecchiamento e deterioramento".

Nel dettaglio, i lavori del tetto hanno comportato la rimozione della copertura e la posa di pannelli in grado di garantire la calpestabilità, condizione primaria per l’installazione delle linee vita (mediante sistema a basso impatto visivo) e una maggior coibentazione, senza sovraccarico sulle strutture esistenti. Al centro della falda che affaccia su Lungarno sono stati sostituiti e motorizzati tre grandi lucernari che illuminano l’ampio atrio e il vano scala sottostante; l’adeguamento del tetto è stato completato con la revisione degli sbalzi di gronda dei vari corpi di fabbrica (taluni in cemento armato, altri in struttura lignea e laterizio).

Le facciate hanno costituito il secondo step di intervento, con la completa rimozione dell’intonaco della facciata principale (a base cementizia) con successivo lavaggio mediante idrogetto; verifica statica della muratura e ricucitura con trattamento di lesioni e sconnessioni tra i conci costituenti la struttura verticale. È stato poi steso un nuovo arriccio ed intonaco a base di calce, con finitura finale mediante coloritura a base di grassello di calce.

Un importante intervento ha riguardato le cornici modanate delle finestre e dei portali d’ingresso, nonché i cornicioni e le balze costituenti le partizioni dei piani orizzontali della facciata, che sono state ricostruite mediante riprese cementizie e rifacimento con malte miscelate con calce e polvere di pietra serena. L’intervento è stato effettuato dalla Restauro Italia di Camaiore.

Altro rilevante capitolo di intervento è stato quello sugli infissi, in parte restaurati, in parte sostituiti e dotati di vetri-camera basso emissivi per garantire l’isolamento termico e la rispondenza alla normativa sul contenimento energetico. Sostituiti integralmente, con nuovi telai in alluminio con taglio termico, gli infissi dei locali al II e III piano - prospetto posteriore - e quelli del secondo piano del prospetto laterale, che si affacciano sul vicolo lato Rettorato. Restaurati, infinte, i tre grandi portoni d’ingresso al piano terra, opera eseguita con tecniche prettamente artigianali nelle forme e materiali identici agli originali.

“Il restauro di Palazzo Vitelli è stato reso possibile dal rilevante finanziamento della Fondazione Pisa, a cui va tutta la nostra gratitudine - ha commentato il geometra Filippo Scalsini dell’Università di Pisa, Responsabile del Procedimento – Ci tengo, però, anche a mettere in evidenza come la sua realizzazione sia il frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto molti componenti della nostra comunità universitaria. Il restauro, infatti, ha visto impegnati, oltre al sottoscritto e all’architetto Carla Caldani, il geometra Stefano Patrizi, l’ingegner Elena Menchetti - che si è occupata dell’isolamento termico -, il perito industriale Mauro Fiori, che ha seguito gli interventi sugli impianti elettrici, e l’ingegner Andrea Paolicchi, incaricato del coordinamento per la sicurezza. Senza contare il personale dell’amministrazione centrale dell’Università di Pisa che ha pazientemente collaborato durante tutte le fasi di esecuzione dei lavori. A loro, e alla ditta esecutrice, la Casanova Next Srl di Viareggio, va il nostro più sentito riconoscimento”.


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