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Attualità venerdì 30 novembre 2018 ore 16:22

Università in lutto per la morte del professore

Il cordoglio di allievi e colleghi del matematico Andrea Milani Comparetti: "Uno scienziato eccellente e un ottimo didatta"



PISA — Lutto all’Università di Pisa per la scomparsa del professore Andrea Milani Comparetti, trovato senza vita la sera del 28 novembre in via Volta a Ghezzano.

Nato a Firenze nel 1948, Andrea Milani Comparetti  ha percorso la sua carriera accademica all’Università di Pisa dove è stato assistente ordinario di Analisi matematica dal 1971 al 1985, quindi professore associato di Istituzioni matematiche sino al 2002 e infine ordinario di Fisica Matemetica sino al collocamento a riposo avvenuto proprio a novembre di quest’anno. Fra le cariche ricoperte in Ateneo, Il professore è stato membro del Consiglio di Amministrazione dal 1978 al 1980.

Allievi, amici e colleghi lo ricordano con queste parole a firma di Steven R. Chesley (Nasa-Jpl), Davide Farnocchia (Nasa-Jpl), Giovanni Federico Gronchi (Universita' di Pisa), Zoran Knezevic (Accademia delle Scienze e delle Arti della Serbia), Paolo Paolicchi (Universita' di Pisa), Alessandro Rossi (Ifac-Cnr), Giacomo Tommei (Universita' di Pisa) e Giovanni Battista Valsecchi (Iaps-Inaf)

"Il professor Andrea Milani Comparetti era uno scienziato eccellente e un ottimo didatta, con molti interessi di ricerca in campi diversi. La sua abilità nell'intuire le cose era talvolta sorprendente, così come la sua rapidità nel concepire soluzioni semplici per problemi complessi. Il suo campo principale di ricerca era la Meccanica Celeste, in tutti i suoi molteplici aspetti, con particolare interesse verso le applicazioni all'Astronomia e le missioni spaziali"

Alla Meccanica Celeste il professor Milani si era appassionato da giovane: dopo un esordio nella ricerca su temi di Matematica pura era stato affascinato dalle lezioni che Giuseppe Colombo tenne alla Scuola Normale negli anni Settanta sulla dinamica del volo spaziale. Alla fine degli anni Settanta, insieme ad Anna Maria Nobili e Paolo Farinella, fondò il Gruppo di Meccanica Spaziale all'interno del Dipartimento di Matematica dell'Università di Pisa e iniziò a dedicarsi alla ricerca nel campo della Meccanica Celeste. Era l'epoca dello sviluppo dei calcolatori, e lui iniziò a farne un uso intensivo per i suoi studi.

Il professor Milani è riuscito a dare un carattere estremamente interdisciplinare alla sua attività di ricerca, interagendo con matematici, fisici, astronomi e ingegneri aerospaziali. Le sue ricerche riguardano, tra le altre cose, il problema degli N-corpi, la stabilità del Sistema Solare, la dinamica degli asteroidi e lo studio delle famiglie da essi generati per collisione, la geodesia via satellite, l'esplorazione spaziale, la determinazione orbitale di corpi celesti ed il monitoraggio degli impatti con la Terra degli asteroidi.

Ha pubblicato circa 150 articoli di ricerca su riviste internazionali con peer-review e alcuni libri, sia su argomenti di ricerca che di carattere didattico. Per i suoi diversi contributi allo studio delle orbite degli asteroidi ha vinto nel 2010 il Brouwer Award della American Astronomical Society, che è il più prestigioso riconoscimento internazionale nel campo dell'Astronomia Dinamica, e nel 2016 il premio GAL Hassin. E' stato presidente delle Commissioni 7 ed X2 dell'IAU (International Astronomical Union) e membro del Celestial Mechanics Institute.

Mente aperta e curiosa, uomo di vastissima cultura, era appassionato di letteratura, economia e politica, e nel tempo libero si dilettava a scrivere dei racconti di fantascienza.

Nel corso degli anni ha formato un'intera scuola di ricercatori, essendo sempre prodigo di idee nei confronti dei suoi studenti: alcuni di loro lavorano nel gruppo di Meccanica Celeste dell'Università di Pisa, altri nella spin-off SpaceDyS, fondata anch'essa per sua iniziativa, altri in importanti istituti di ricerca in Italia e all'estero.

La sua eredità è significativa e sarà duratura. Le persone che hanno lavorato con lui faranno tesoro dei suoi insegnamenti, e i suoi contributi influenzeranno lo studio della Meccanica Celeste per molto tempo.
In qualità di suoi collaboratori più stretti e di lunga data abbiamo voluto scrivere queste parole in suo ricordo. Saremo sempre grati ad Andrea per aver condiviso con noi le sue straordinarie capacità scientifiche, culturali e umane".



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