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Attualità venerdì 01 maggio 2020 ore 14:41

"Urgente rivedere politiche del lavoro e welfare"

Così il sindaco Michele Conti nel commentare la Festa dei Lavoratori senza iniziative nelle piazze a causa dell'emergenza coronavirus



PISA — "Questa emergenza ci porta a riflettere anche sull’urgenza di rivedere le politiche del lavoro e del welfare" ha scritto il sindaco Michele Conti, condividendo una sua riflessione legata al Primo Maggio. Per la quale si è fatto fotografare con mascherina e bandiera tricolore sotto la lapide che ricorda gli operai della Richard Ginori caduti in guerra.

Di seguito il suo intervento integrale.

"Non ci saranno quest’anno celebrazioni pubbliche per la festa dei lavoratori, ma la ricorrenza di questo Primo Maggio assume un valore ancora più significativo. La pandemia ha determinato profondi cambiamenti nel mondo del lavoro, che sono diventati motivo di preoccupazione e di sofferenza per tante famiglie italiane. In questo periodo abbiamo potuto riflettere sul valore e la centralità del lavoro nella vita di ognuno di noi, sull’importanza di avere un’occupazione, possibilmente stabile, che permetta di progettare il futuro, di garantire dignità alla persona e serenità alle famiglie.

Ma questa emergenza ci porta a riflettere anche sull’urgenza di rivedere le politiche del lavoro e del welfare.

Penso alle forme emergenti, come lo smart working, che porta nello spazio del domestico l’incombenza di dover lavorare da casa con la necessità di far diventare compatibili le pratiche dell’ufficio con le esigenze della famiglia. Penso al digital divide che si è reso evidente in un momento in cui tutti i lavoratori sono iperconnessi: le fasce più deboli della popolazione rischiano di rimanere escluse dalle nuove modalità di lavoro. Penso, infine, alla distanza fra l’economia reale e alla speculazione finanziaria, in un mondo globalizzato dove un virus arrivato da un Paese lontano può bloccare le nazioni. Ci penso ogni volta che incontro un commerciante, un artigiano, un operaio che senza poter accedere alla propria attività non ha la possibilità di guadagnarsi da vivere. E poi alle tante Partite Iva, che più di altri hanno subito il peso delle tasse senza poter accedere agli ammortizzatori sociali garantiti ad altre categorie. Ma sento anche la necessità di ringraziare i lavoratori che hanno fatto il proprio dovere in questo periodo difficile garantendo i servizi essenziali per tutti: dal comparto della sanità in primo luogo, alla ricerca, al pubblico impiego ma anche al settore primario, al commercio, alle altre categorie nessuna esclusa.

Purtroppo all’emergenza sanitaria potrebbe seguire, come dicono gli esperti, una grave crisi economica che accentuerà ancora di più le disuguaglianze sociali. Starà alle istituzioni in primo luogo, ma anche ai corpi intermedi, alla politica, alla società civile, mettere in campo tutte le misure necessarie alla tenuta del Paese e gli strumenti per ripartire senza lasciare indietro nessuno. Con l’impegno di tutti sono convinto che ce la faremo. Buon Primo Maggio".


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