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Lavoro venerdì 10 settembre 2021 ore 18:00

Licenziamenti Saint-Gobain, i sindacati in Comune

L'incontro in Municipio sulla Saint-Gobain

Maggioranza e opposizione unite nel chiedere all'azienda il ritiro degli esuberi. Non escluso un consiglio comunale aperto in via Aurelia



PISA — La conferenza dei capigruppo del consiglio comunale, cui hanno partecipato ieri Francesco Auletta, Matteo Trapani, Gabriele Amore, Antonio Veronese, Riccardo Buscemi, Maurizio Nerini (anche in rappresentanza di Paolo Cognetti), il presidente del consiglio Alessandro Gennai e la vicesindaca Raffaella Bonsangue, ha incontrato i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Saint Gobain, i sindacalisti Loris Mainardi (Cgil) e Vincenzo Familiari (Cisl). L'incontro per fare il punto della situazione, dopo l’annuncio dell’azienda di procedere al licenziamento di 29 persone su un totale di oltre 300 addetti presso lo stabilimento produttivo di Pisa.

Durante i tavoli negoziali tra i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali, tenuti presso la sede dell’Unione Industriale Pisana, le parti sono entrate nel merito e nel dettaglio della procedura. I sindacati chiedono garanzie per il sito produttivo pisano e tutele per tutti i lavoratori impegnati. L’azienda il 7 Settembre ha presentato un piano alternativo a quello proposto alcune settimane fa, con un numero minore di amministrativi da licenziare. Le parti si rincontreranno, nuovamente, martedì 14 Settembre.

"I capigruppo hanno ascoltato quanto riferito dai rappresentanti sindacali - hanno riferito da Palazzo Gambacorti -, che hanno illustrato come i licenziamenti colpiranno tanto il personale dedicato al ciclo produttivo quanto quello impiegatizio, e che sono previste delle esternalizzazioni per sostituire i licenziamenti. Alla base non c'è una crisi di mercato, né un calo di lavoro (data anche la posizione determinante che ha sul mercato la Saint Gobain), ma una vera e propria ristrutturazione aziendale, dovuta all’applicazione di nuovo possibile modello di lavoro che riduce il ricorso alla manodopera. I capigruppo hanno appreso dai rappresentanti sindacali che si è trattato di un fulmine a ciel sereno, in quanto nessuno si aspettava questo orientamento dell’azienda".

I capigruppo hanno quindi espresso “preoccupazione perché il taglio rappresenta il 10% della forza lavoro pisana e perché l’azienda non sembra aperta a nessuna ipotesi di compromesso, ricorrendo a forme alternative, quali l'incentivazione economica o i prepensionamenti, condividendo insieme ai sindacati l’esigenza di far presente all’azienda l’esistenza di doveri sociali derivanti anche dall’essere presenti sul territorio pisano da oltre 100 anni e da qui la necessità di dialogare con quel territorio, che ha dato tanto all’azienda”. 

Non a caso i capigruppo “hanno manifestato solidarietà e vicinanza ai lavoratori, chiedendo ai vertici dell’azienda di rapportarsi con il Sindaco di Pisa e di comunicare, in maniera trasparente, le strategie produttive per il territorio pisano. I licenziamenti possono essere ritirati e sostituiti da altre forme che gradualmente riducano il numero di forza lavoro per il sito produttivo di Pisa, se la strategia aziendale è quella”. Alla fine i capigruppo non hanno escluso di convocare un consiglio comunale aperto dedicato alla crisi della Saint Gobain davanti alla sede dell’azienda in via Aurelia, invitando i parlamentari locali, i consiglieri regionali, il Presidente della Regione e i rappresentanti del Governo.

La vicesindaca Raffaella Bonsangue ha dichiarato: “Nel 2019 lo stabilimento di Pisa ha festeggiato i 130 anni di attività, durante i quali la Società si è radicata al territorio, rendendo lo stabilimento un elemento fondamentale sia per l’economia locale che per quella nazionale. Come Amministrazione, siamo profondamente preoccupati per la situazione che si è venuta a creare, in un momento molto difficile come questo e per questo motivo, ci attiveremo nelle sedi istituzionali per comprendere e seguire l'evolvere delle situazioni, per tutelare il mantenimento dei livelli occupazionali. Occorre trovare soluzioni concrete per tutelare i lavoratori e le loro famiglie, che stanno vivendo, anche sul nostro territorio, un momento di forte tensione: non è assolutamente accettabile lasciare questi dipendenti senza alcuna forma di tutela e prospettiva". 

"Per questo motivo - ha concluso Bonsangue -, restiamo vigili su quanto sta avvenendo, ci impegniamo e ci impegneremo, con grande senso di responsabilità, per difendere l’occupazione e tutelare il lavoro, per evitare che si vengano a creare gravi ripercussioni sociali e conseguenze negative per l’intera economia locale. Per questo chiederemo interlocuzioni qualificate nel rispetto dei ruoli dirigenziali locali e di quelli istituzionali.”


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