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Lavoro martedì 14 gennaio 2014 ore 12:56

"Un fondo da sbloccare" per salvare gli esodati del commercio

Troppo giovani per la pensione ma costretti a chiudere un'attività in crisi. La mobilitazione di Confesercenti



FIRENZE — Un limbo per chi già si trova nel limbo. Per i commercianti che chiudono l'attività a un passo dalla pensione, è previsto un fondo, autofinanziato dai commercianti stessi e che, da un anno però, è sospeso. In pratica “esiste un problema esodati anche per i commercianti". A sollevare la questione è il direttore di Confesercenti Toscana Nord Marco Sbrana. "Ovviamente i numeri sono inferiori – precisa - rispetto alle altre categorie, ma il problema è lo stesso. Da oltre un anno il governo ha sospeso l'indennizzo che aiutava il commerciante ad arrivare alle pensione in caso di cessazione dell'attività. Adesso sembra però muoversi qualcosa a Roma”.

Anche se serve l'accordo con l'Inps, visto che è l'istituto di previdenza a gestire il fondo che permetteva un reddito minino mensile (pari alla pensione minima e cioè 495,43 euro) a chi cessava l’attività, riconsegnando la licenza al Comune, nel triennio precedente l’età pensionabile. “Il fondo nasce - spiega Sbrana - per garantire un reddito minimo per tre anni alle donne da 57 a 60 anni e agli uomini da 62 a 65 anni in caso di cessazione definitiva dell’attività, prima dell’età pensionabile. Nel 2009, quando vengono introdotte le 'finestre' (in pratica lo slittamento della riscossione dell’assegno di 18 mesi) la legge viene modificata in modo che il fondo potesse garantire ai commercianti un reddito fino alla riscossione della pensione e non solo al compimento dell’età che dava diritto al trattamento. Con la riforma Fornero l’età pensionabile viene innalzata a 63 anni e mezzo per le donne e a 67 anni e mezzo per gli uomini ma nel 2012 l’Inps, con una propria interpretazione, chiarisce che il fondo dei commercianti poteva coprire al massimo un periodo di 4 anni e mezzo, lasciando quindi alcuni commercianti senza reddito per circa due anni”.

Questi commercianti avevano deciso di lasciare la licenza per le difficoltà evidenti ad andare avanti contando proprio sull'indennizzo. "Indennizzo che è ancora sospeso. E che dire di coloro che stanno pensando di chiudere visto la crisi sfruttando questa possibilità e che invece sono costretti a continuare con bilanci sempre più in rosso?”. A livello regionale e nazionale Confesercenti si è mossa mobilitando i parlamentari toscani affinché presentassero un emendamento per garantire l’indennizzo dal momento della cessazione dell’attività (tre anni prima dell’età pensionabile) fino all’effettiva riscossione della pensione. “L'emendamento è passato – dichiara il direttore – considerando che il fondo è autofinanziato con un contributo dello 0,09% che i commercianti versano. Per accedervi è sufficiente presentare all’Inps domanda su apposito modulo che fa riferimento al fondo dei commercianti. Hanno diritto tutti gli esercenti che abbiano riconsegnato le licenze per un massimo di 6 anni prima di arrivare alle pensione. Rimane solo il problema del via libera dell'Inps che dovrà recepire il comma specifico inserito nella legge di stabilità”.


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