Politica

"Centenario del calcio cascinese, grande ipocrisia"

Il consigliere d'opposizione Rollo accusa l'amministrazione comunale di aver disperso il patrimonio sportivo cittadino: "Si vergognino a festeggiare"

Il palazzo municipale di Cascina

Altroché celebrazione, la cerimonia per i 100 anni del calcio cascinese è uno schiaffo a migliaia di appassionati. Non usa giri di parole Dario Rollo, consigliere di opposizione del gruppo Valori e Impegno civico, che accusa l'amministrazione comunale di ipocrisia e distacco per quanto riguarda le celebrazioni del centenario del calcio a Cascina.

"Con una somma di 1.500 euro più Iva, proveniente dai fondi delle farmacie comunali, il Comune ha scelto di finanziare un’iniziativa che, anziché risanare il patrimonio calcistico cittadino, appare come un ulteriore schiaffo a migliaia di appassionati - ha spiegato - da un lato, si celebra un secolo di storia calcistica, ma dall’altro si dimentica che proprio questa amministrazione è responsabile della scomparsa di una squadra che per anni è stata simbolo dell’identità sportiva di Cascina".

Il riferimento di Rollo è al trasferimento del titolo calcistico del Cascina a Ponsaccoavvenuto nell'estate 2022. "Il calcio che ha emozionato i cascinesi è stato costretto a emigrare a Ponsacco e, con esso, la Serie D, ormai persa per sempre - ha aggiunto - è inaccettabile che un’amministrazione che ha contribuito a questa perdita possa ora farsi portavoce di una celebrazione che offende la memoria di chi ha vissuto quei momenti di gloria sportiva".

"La storia del calcio cascinese è stata fatta di sacrifici e successi che oggi sembrano dimenticati: dallo scudetto dei Dilettanti alle stagioni in Serie C e Promozione Interregionale, fino all'ex presidente Sisti che ci ha regalato Coppa Italia Promozione - ha ricordato - in questo contesto, la celebrazione del centenario è priva di valore e significato, soprattutto per quei cittadini che hanno seguito con passione il calcio cittadino, spesso in silenzio. Il sindaco e alcuni esponenti del mondo calcistico locale dovrebbero vergognarsi di ciò che hanno fatto".

"Questa amministrazione non ha alcun diritto di festeggiare, dopo aver contribuito alla morte della squadra - ha concluso - la passione per il calcio non si celebra con un libro finanziato con soldi pubblici, ma con azioni concrete che riportino il calcio dove merita: al centro della nostra comunità. Questo centenario, che doveva essere un momento di orgoglio, è diventato l’ennesima dimostrazione di ipocrisia".