Politica

"Gestione Betti, un fallimento per il teatro"

Il consigliere Rollo attacca l'amministrazione dopo le dimissioni del Cda della Fondazione Sipario: "Dopo il calcio, fatti scappare anche i tecnici"

La Città del Teatro

Le dimissioni dell'intero Consiglio di amministrazione della Fondazione Sipario Toscana continuano a far discutere. Stavolta, a prendere parola, è il consigliere di minoranza e capogruppo di "Valori e impegno civico", Dario Rollo.

"L'immobilismo che i cittadini hanno notato in tutti i settori comunali, non risparmia neanche la Fondazione Sipario. La cosa che fa sorridere è che una delle principali cause che hanno spinto verso le dimissioni è la criticità finanziaria in cui versa l'ente e l'impossibilità a sostenere il pagamento del mutuo che grava sul teatro - ha commentato - sapete chi ha acceso quel mutuo, indebitando ancora di più la Fondazione? Proprio l'attuale sindaco quando era presidente della Fondazione. La stessa persona che, in passato, continuava ad affermare che nella sua gestione i conti del teatro erano migliorati".

"La situazione patrimoniale era peggiorata passando da un patrimonio netto negativo nel 2010 di oltre 440mila euro a meno 697mila euro. Anche la situazione debitoria era peggiorata, da poco più di un milione a oltre 1,4 milioni di euro - ha specificato - inoltre, il 6 Giugno 2016, il giorno successivo al primo turno delle elezioni amministrative, l'ex presidente stipulava un nuovo mutuo erogato dalla Banca Popolare di Lajatico, di 900mila euro, in sostituzione del mutuo contratto originariamente con la Banca di Pisa e Fornacette appena 17 mesi prima per 600mila euro, con garanzia dell'ultimo ex sindaco del Partito Democratico, senza che sia stato rinvenuto alcun documento di autorizzazione del Consiglio comunale o della Giunta".

"Le cause dei pessimi risultati negli anni di presidenza Betti sono da ricercate in una gestione fallimentare della Fondazione, operata non verso la ricerca dell’equilibrio economico e finanziario, bensì caratterizzata da una logica di rinvio delle problematiche - ha continuato - la stessa modalità che adotta oggi alla guida del Comune. Nonostante la situazione drammatica ereditata nel 2016, in qualità di assessore alle Società partecipate, ho lavorato per mantenere il teatro aperto e continuare con la gestione. Nonostante tutto, la Fondazione ha proseguito per quasi 5 anni, pagando debiti del passato e affrontando tutte le problematiche, tra cui la chiusura a seguito della pandemia".

"Ricordo le accuse che avanzava nei miei confronti il Partito Democratico nel recente passato: avevano soluzioni, avevano la verità in tasca. Oggi, invece, si scopre il vero risultato della gestione del centrosinistra e le menzogne raccontate ai cittadini - ha concluso - hanno fatto scappare una squadra di imprenditori capaci che avevano regalato la Serie D di calcio alla città. Ora hanno fatto scappare anche i tecnici che avevano nominato loro stessi nel teatro".