Cultura

Il Pisa book fest chiude con migliaia di presenze

Pisa per quattro giorni epicentro della letteratura con il Book Festival numero 17, che ha avuto migliaia di visitatori al Palacongressi

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Migliaia di visitatori e 200 eventi in quattro giorni, 160 espositori da tutta Italia e dalla Corsica, più di diecimila libri negli stand degli editori e una babele di lingue e letterature alla diciassettesima edizione del Pisa Book Festival, che ha avuto come ‘Paese’ ospite l’Europa e che ieri pomeriggio ha chiuso con un bilancio finale ancora una volta dal segno positivo.

Una edizione che ha incuriosito il pubblico e ottenuto l’attenzione dei media per l’attualità e l’importanza dei temi affrontati e presentati in focus, speciali e incontri con gli autori. Oltre a una grande partecipazione alle conversazioni con i grandi nomi della scena nazionale – da Sandro Veronesi a Marco Malvaldi e Marco Vichi, da Lina Bolzoni a Franco Cardini e Giulietto Chiesa, da Benedetta Tobagi a Emanuele Trevi e Sebastiano Mondadori – si registra il forte interesse dei visitatori agli eventi speciali: l’anniversario della Caduta del Muro di Berlino (incontri con gli scrittori dell’Est Europa), gli omaggi a Dario Fo e Franca Rame, a Napoleone Bonaparte, alla nuova traduzione del Diario di Anna Frank e alla monumentale biografia di Oscar Wilde.

Lucia Della Porta, fondatrice e direttrice del salone degli editori indipendenti, dà appuntamento a editori e lettori all’anno prossimo, novembre 2020, per una diciottesima edizione rivoluzionaria ma ancora top secret: “Obiettivo raggiunto anche quest’anno. Siamo felici in primo luogo per il grande parterre di editori, fra conferme e nuovi acquisti. Il nostro salone si connota per l’alta qualità degli espositori e del loro importante lavoro di ricerca e di cura in titoli, contenuti e cataloghi. Grazie alla loro presenza e a un imponente lavoro di squadra, il Pisa Book Festival è un fiore all’occhiello nel panorama dell’industria culturale italiana. Dal nostro salone lanciamo come ogni anno un appello alle istituzioni del nostro Paese perché la piccola e media editoria possano essere sostenute e valorizzate”. “Come sempre anche quest’anno e forse più del solito, il pubblico di Pisa ha premiato il lavoro di noi organizzatori e dei curatori nel creare un programma grazie al quale il festival è cresciuto e riesce a far sognare il pubblico”.