Politica

Spesa minima di 50 euro, il Pd difende il sindaco

Il Partito democratico ricorda che l'ordinanza firmata dal sindaco D'Addona "non è coercitiva ma volta a sensibilizzare cittadine e cittadini"

Il vespaio di critiche e polemiche che ha sollevato l'ordinanza firmata dal sindaco Thomas D'Adddona - limiti minimi imposti per la spesa: 50 euro nei supermercati, 20 euro nei negozi di paese, minimo due pacchetti di sigarette e 5 euro per comprare il pane - ha spinto il Partito democratico a intervenire, per difendere la scelta condivisa con il primo cittadino.

"Fare politica, lo dice la parola stessa - scrivono dal Pd di Crespina Lorenzana -, significa occuparsi della cosa pubblica. Gli strumenti per farlo sono il confronto, lo studio, il dialogo e la responsabilità. Alcune volte capita che attente riflessioni conducano a dei cambiamenti. Un sentito ringraziamento a Thomas D'Addona per la sensibilità dimostrata nel gestire la situazione. L'Unione Comunale e i circoli PD di Crespina e Lorenzana hanno lavorato alacremente affinché si potesse rendere l'ordinanza emessa il 17 Aprile 2020 relativa ai limiti di spesa non coercitiva ma volta a sensibilizzare cittadine e cittadini riguardo comportamenti responsabili e auspicabili per il contenimento della pandemia. Perché con il dialogo ed il confronto tutto è possibile".

Nell'ordinanza viene specificato che chi necessita fare spese per importi inferiori a quelli indicati può farle, previa autorizzazione della Polizia Municipale. Per chi sgarra, tuttavia, è prevista una multa di 500 euro.